Nei giorni di stallo che mettono in pericolo il futuro della metrotranvia Milano-Limbiate, è l’assessore milanese Marco Granelli a dare i numeri del servizio.
In un post su facebook a commento delle posizioni di rifiuto dei Comuni di Senago e Varedo a stanziare i fondi per la riqualificazione spiega che “i numeri parlano chiaro (dati febbraio 2017): ATM ci dice che ogni giorno salgono 2.779 cittadini in direzione Milano e 2.600 in direzione Limbiate, quindi circa 2.700 persone complessive al giorno. Al mattino in direzione Milano salgono in 697 a Limbiate, 95 a Varedo, 145 a Senago, 635 a Paderno Dugnano, 259 a Cormano, 15 a Milano, mentre in direzione Limbiate sempre al mattino salgono in 363 a Milano, 96 a Cormano, 142 a Paderno Dugnano, 39 a Senago, 43 a Varedo, 135 a Limbiate. Al pomeriggio in direzione Limbiate salgono 1.409 persone a Milano, 101 a Cormano, 107 a Paderno Dugnano, 12 a Senago, 36 a Varedo, 117 a Limbiate; mentre in direzione Milano sempre al pomeriggio salgono 448 a Limbiate, 65 a Varedo, 70 a Senago, 233 a Paderno Dugnano, 113 a Cormano, 4 a Milano. Ogni mattina salgono nelle due direzioni a Milano 378 persone, a Cormano 355 persone, a Senago 157 persone, a Paderno Dugnano 777 persone, a Varedo 138, a Limbiate 832 persone. Non possiamo lasciare questi 2.700 cittadini a piedi o in macchina o su un bus in mezzo al traffico della vecchia comasina. E soprattutto non possiamo avere 2.700 auto in più su queste nostre strade”.
Lunedì 20 gennaio nuovo incontro tra i Comuni, Città Metropolitana, Provincia di Monza e Brianza e Regione.
“O si trova l’accordo, e soprattutto gli ultimi 2,9 milioni necessari oppure salta tutto e i quasi 3.000 cittadini che oggi usano il tram Milano-Limbiate si troveranno a piedi, o in auto in fila sulla vecchia Comasina, con più traffico e più inquinamento”, commenta Granelli.