Rischia di incrinarsi l’alleanza tra comuni e Regione che dovrebbe sfociare nella realizzazione di una metrotramvia moderna tra il capolinea della metropolitana 2 di Cologno Nord e Vimercate: nel bilancio 2020 approvato dal Pirellone non figurano i 900.000 euro indispensabili a cofinanziare lo studio di fattibilità che dovrà essere redatto da Mm. La cifra è stata inserita nel preventivo 2022 da un emendamento presentato dal leghista Andrea Monti e, come prevede un ordine del giorno votato da tutte le forze politiche, potrebbe essere anticipata al 2020 se i Comuni individueranno entro giugno il tipo di collegamento più adeguato e definiranno le quote che ogni ente dovrà versare per la progettazione.
Lo slittamento non piace né ai sindaci né a Pd e Movimento 5 Stelle: «Le polemiche sono strumentali –afferma Monti– con l’emendamento abbiamo iniziato a mettere risorse che non c’erano. Non c’è nessun disimpegno su quest’opera da parte della Regione, ma tutti devono fare la loro parte: se gli amministratori locali diranno quali risorse sono pronti a stanziare, i 900.000 potranno essere anticipati al 2020 in occasione dell’assestamento che sarà approvato a luglio».
«In questo modo – ribatte il suo collega pentastellato Marco Fumagalli – perderemmo un intero anno in quanto Mm non riuscirebbe a presentare entro Natale lo studio di fattibilità indispensabile per chiedere al governo i finanziamenti dell’opera nel 2021. Se i sindaci entro gennaio definiranno le cifre a carico di ogni Comune io a febbraio presenterò una mozione in Consiglio per impegnare la giunta Fontana a liberare subito le risorse per la progettazione».
Una quota dei 350 milioni di euro mancanti per coprire i 1.250 milioni del disegno sarà garantita da Milano mentre la parte restante sarà suddivisa tra Agrate, Brugherio, Carugate, Concorezzo e Vimercate.
Ora, aggiunge il consigliere regionale del Pd Gigi Ponti, è importante stringere i tempi, redigere lo studio di fattibilità e domandare a Roma i fondi per il cantiere: «La fascia est della Brianza – commenta – è una delle zone più povere sul versante del trasporto pubblico locale. Noi ci impegneremo affinché questo intervento sia attuato».
Più sfumata la posizione del primo cittadino di Concorezzo Mauro Capitanio, l’unico tra i cinque sindaci della tratta che lunedì non ha firmato l’appello al Consiglio lombardo a erogare subito i fondi per la progettazione. «Abbiamo accolto con soddisfazione la notizia dell’emendamento al bilancio – dichiara – tutti gli enti coinvolti sono al lavoro per un unico importante obiettivo. Avendo trovato la convergenza sulla soluzione tecnica da adottare ci aspettiamo una risposta concreta da parte di Regione nel 2020: per questo terremo stretti contatti con l’assessore Terzi e il vicepresidente della commissione Trasporti Andrea Monti per essere sicuri che con l’assestamento venga finanziato il progetto preliminare»