Metrò M5 a Monza: «Nessuno ha detto che dovremo metterci altri 10 milioni»

Il sindaco non esclude l'ipotesi due lotti: «Prima ascoltiamo i tecnici. Ma questo è il momento di lavorare uniti».
Alcune delle fermate della metropolitana M5 a Monza
Alcune delle fermate della metropolitana M5 a Monza

Tecnica, razionalità, confronto e fiducia: sono le parole d’ordine con cui, secondo il sindaco di Monza Paolo Pilotto, è necessario affrontare la caccia delle risorse per il prolungamento della metropolitana e l’ipotesi di spezzettare l’opera in due lotti. «Sapevamo da tempo che la cifra prospettata non sarebbe stata sufficiente in quanto il primo progetto risale al 2017 – afferma il primo cittadino – 589 milioni di extracosti non si discostano molto dai 400-450 ipotizzati. Sono tanti in termini assoluti, ma non lo sono in relazione all’importanza dell’opera: del resto la Regione ha già integrato parecchie volte il budget di Pedemontana».

Metrò M5 a Monza, il sindaco non esclude l’ipotesi due lotti

«Ora – prosegue – inizia una nuova fase di ricerca fondi. Non capisco tutta l’ansia di chi dice che siamo in ritardo: il Pirellone ha impiegato molti mesi a stilare il provvedimento autorizzatorio in quanto ha esaminato non solo i disegni ma le tante osservazioni presentate. Ha rimesso le carte a MM che le ha aggiornate con le integrazioni inviate dai comuni sulla base del Paur e, infine, ha calcolato gli extracosti: nessun ha perso tempo, con gli altri sindaci mi confronto periodicamente e ho sempre ragionato con i parlamentari di centrodestra».

L’impennata dei costi ha posto sul tavolo l’ipotesi dei due lotti: «Prima di bocciarla – riflette Pilotto è necessario ascoltare i tecnici. Nessuno, finora, ha detto dove arriverebbe il primo troncone, tantomeno che si fermerebbe a Bettola» e nessuno ha dichiarato che Monza dovrà integrare i 27,5 milioni della propria quota con un’altra decina di milioni. «Per arrivare all’avvio dei lavori occorre fare comunità, sono rimasto un po’ sconcertato nel vedere che la commissione regionale più che a far convergere tutti su un unico impegno è servita a lanciare un rompete le righe in cui ognuno ha valorizzato il ruolo della propria parte» e ha cercato le responsabilità delle altre.