Se la Brianza continuerà a lavorare con lo spirito unitario dimostrato negli ultimi mesi dovrebbe riuscire a imprimere «la giusta progressione» per arrivare in tempi rapidi alla pubblicazione della gara per l’avvio dei cantieri della metropolitana. Lo ha affermato in consiglio comunale il sindaco Paolo Pilotto, più ottimista che mai sull’arrivo della M5 a Monza: il primo cittadino, riassumendo lunedì le tappe che hanno portato alla formulazione del piano per dirottare sul prolungamento in città della linea lilla circa 406 milioni di euro dalla M4 Linate-Segrate e 70 milioni dall’ampliamento del deposito di M1 al Gallaratese, ha puntato l’accento sulla coralità dell’azione.
Metro a Monza, l’ultima spinta alla M5: «L’importanza del lavoro corale»
Gli obiettivi, ha spiegato, sono stati centrati «insieme» dalle istituzioni, dalle parti economiche e sociali, dalle forze politiche che hanno «lavorato per due mesi». La prima apertura importante, ha ricordato, è arrivata a inizio luglio quando il ministero dei Trasporti ha annunciato lo stanziamento di cento milioni per coprire i 589 milioni degli extracosti a cui la Regione ne ha aggiunti 10: tra la fine di agosto e l’inizio di settembre è stata la volta dei via libera del vicepremier Matteo Salvini e del sindaco di Milano Beppe Sala a trasferire sulla M5 i fondi della M4 che saranno reintegrati in un secondo tempo.
«Ci stiamo avvicinando agli ultimi due passaggi – ha precisato Pilotto – le decretazioni necessarie per rendere impegnabile la liquidità e la pubblicazione del bando». Al risultato, ha ribadito, hanno contribuito tutti, comprese le forze politiche presenti in aula.
Metro a Monza, l’ultima spinta alla M5: la segreteria cittadina di Forza Italia
La segreteria cittadina di Forza Italia concorda sull’importanza della «spinta» impressa al progetto dal territorio: il partito, però, sembra non aver digerito il comunicato congiunto con cui la scorsa settimana Pilotto e il sindaco di Segrate Paolo Micheli hanno chiesto che la M4, il cui progetto è in fase meno avanzata, venga rifinanziata in quanto anch’essa «fondamentale e strategica» per la mobilità della Lombardia. L’uscita, attaccano gli azzurri in una nota, rischia «di compromettere il delicato equilibrio che ha consentito di destinare i fondi necessari al prolungamento» della lilla.
In cima alle priorità della giunta, suggeriscono, dovrebbe esserci la realizzazione di «gallerie pedonali» che colleghino le fermate della M5 alla stazione ferroviaria e all’ospedale San Gerardo: i sottopassi, sostengono, «sarebbero fondamentali per migliorare la mobilità e garantire un’integrazione reale ed efficace tra i principali nodi di trasporto e i servizi essenziali della città». I forzisti auspicano, inoltre, che la costruzione delle fermate si trasformi nell’occasione per riqualificare dal punto di vista urbano alcune zone di Monza e che l’amministrazione «non si lasci sfuggire un’opportunità che altre città hanno saputo cogliere».