Con il termine, da luglio, del mercato di maggior tutela dell’energia elettrica a completamento del processo di liberalizzazione delle tariffe, in linea con le direttive europee sulla libera concorrenza, dopo quello del mercato del gas, avvenuto il 1° gennaio scorso, Gelsia, società del perimetro AEB (Gruppo A2A), ha deciso di mettere a disposizione tutti i propri canali di comunicazione per supportare i cittadini nella scelta o anche solo per fornire informazioni e chiarimenti. A disposizione i 14 Gelsia Point presenti in tutta la Brianza e poi il sito ufficiale di Gelsia (www.gelsia.it), la App MyGelsia e infine il numero verde 800.478.538.
Mercato libero dell’energia, Gelsia: “Va visto come una opportunità”
“Questo passaggio, per quanto delicato, non deve spaventare – dice la società in una nota – Il mercato libero va visto come un’opportunità perché la piena liberalizzazione consente di trovare l’offerta più adatta alle proprie esigenze. Ma deve essere una scelta consapevole: bisogna dunque informarsi. Chi sceglie il libero mercato, può valutare qualunque proposta di qualunque operatore, cogliendo le opportunità generate dalla competizione tra fornitori. Va per altro ricordato che il 75% dei clienti domestici è già a libero mercato. Per verificare di essere già sul libero mercato, basta leggere la prima pagina della propria bolletta”.
Del 25% ancora nel mercato tutelato, chi entro il 30 giugno non ha scelto un fornitore del libero mercato è passato automaticamente al Servizio a Tutele Graduali. Si tratta di un servizio transitorio “progettato per accompagnare anche questi clienti verso il mercato libero, mantenendo le condizioni contrattuali ed economiche stabilite da Arera sulla base degli esiti delle aste svolte nei mesi scorsi”. “Va infine ricordato che poco meno della metà di quel 25% è inoltre considerata “vulnerabile” in quanto si trova in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus), soggetti con disabilità ai sensi della legge 104 e le persone con un’età superiore ai 75 anni”. I clienti vulnerabili potranno restare nel Servizio di Maggior Tutela per altri 33 mesi.