Memoria delle vittime della mafia, a Lissone la Giornata nazionale di Libera in un luogo simbolo: largo Lea Garofalo

Momento di riflessione, approfondimento e di incontro promosso dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’istituzione scolastica: gli studenti hanno letto a voce alta i nomi delle vittime di mafia.
Il sindaco Monguzzi durante la cerimonia
Il sindaco Monguzzi durante la cerimonia Gianni Radaelli

Domenica 21 marzo, si celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa dall’associazione Libera. A Lissone, sabato 20 marzo, in largo Lea Garofalo, si è tenuto un momento di riflessione, approfondimento e di incontro promosso dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’istituzione scolastica.

Sono stati letti ad alta voce i nomi delle vittime, un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce o ai ricatti.

Memoria delle vittime della mafia, a Lissone la Giornata nazionale di Libera in un luogo simbolo: largo Lea Garofalo
Un momento della cerimonia

«Come sempre, a Lissone abbiamo celebrato la XXVI Giornata in ricordo delle vittime di mafie in un luogo simbolico, dedicato a Lea Garofalo, donna e madre, uccisa nella nostra provincia nel tentativo di costruire una vita più giusta per la propria figlia- ha dichiarato il sindaco Concettina Monguzzi – a ricordare e riveder le stelle è lo slogan che Libera ha scelto. Uno slogan composito, che racchiude molti significati. ‘A ricordare’, perché il passaggio dal ricordo alla memoria dà la possibilità di interrogare insieme il passato, per esprimere la cura e la responsabilità di cui è intriso il nostro impegno nell’oggi e nel domani. ‘Riveder le stelle’, perché le stelle sono anche le persone che ogni giorno si battono per la giustizia sociale e la legalità democratica, esempi ai quali guardare».

«Sentiamo il dovere di essere custodi di un patrimonio storico fatto di eventi tragici e gesti di reazione e di rottura, dall’altro abbiamo la necessità di portare le nostre battaglie oltre quel periodo per saldarle alle emergenze sociali che schiacciano e indeboliscono oggi le nostre comunità».

Memoria delle vittime della mafia, a Lissone la Giornata nazionale di Libera in un luogo simbolo: largo Lea Garofalo
Un momento della cerimonia

E ha aggiunto. «In questo periodo di difficoltà sociale ed economica, dove il senso di comunità è traballante, le mafie possono prendere piede. La corruzione è fenomeno in crescita, che come tale va analizzato a fondo. In occasione di questa Giornata, l’elenco dei nomi da leggere sarebbe composto da più di 1000 persone: forze dell’ordine, carabinieri, magistrati, sindacalisti, giornalisti, politici, imprenditori, sacerdoti, sindaci, commercianti, bambini, mogli, madri. A loro si sono aggiunti anche nomi di giovani stranieri, morti il 6 agosto 2018 in un drammatico incidente stradale, vittime di capolarato. Nomi – ha concluso il sindaco di Lissone – che ci devono far riflettere e che vogliamo conservare nella nostra memoria».