Potrebbe alleggerirsi a Brugherio il disagio causato a circa tremila pazienti dalla carenza dei medici di famiglia: dalla prossima settimana, spiega su Facebook il sindaco Marco Troiano, la situazione dovrebbe migliorare per gli assistiti della dottoressa Giuliana Zaccaria che ha lasciato l’attività in città un mese fa. Da lunedì 1° agosto saranno assegnati automaticamente al dottor Pietro Carlomagno, che ha ricevuto l’incarico da Ats: tutti gli interessati dovrebbero aver già ricevuto la comunicazione dall’azienda sanitaria. Il nuovo medico riceverà nell’ambulatorio di viale Lombardia 233 e non in via Monza: per le visite è indispensabile fissare un appuntamento chiamando dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 11, il numero 353.4262599 mentre per richiedere ricette e impegnative è possibile inviare una mail all’indirizzo medbrugherio@gmail.com. Carlomagno sarà in studio il lunedì dalle 10.30 alle 13.30, il martedì, giovedì e venerdì dalle 15.15 alle 18,15, il mercoledì dalle 13.30 alle 16.30.
Medici di base: a Brugherio ancora la guardia medica per gli ex pazienti di Vivona
I pazienti di Rossana Vivona potranno ancora fare riferimento ai tre medici del servizio di continuità assistenziale (la guardia medica) che dall’inizio di luglio operano a turno nell’ambulatorio di via Corridoni 5, a San Damiano: per fissare un appuntamento possono telefonare al numero 366.7506811 il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 16 o il martedì e giovedì dalle 8 alle 10 mentre per le prescrizioni possono scrivere a medicosandamiano@gmail.com.Un’altra boccata d’ossigeno dovrebbe arrivare dall’autorizzazione ad aumentare gli assistiti da 650 ciascuno a 1.000 rilasciata da Ats ad Alessandro Caleffi, Maria Luisa Nardo e Fabrizio Oliva che visitano nei locali dell’ex oratorio Maria Bambina: è possibile scegliere uno dei tre medici rivolgendosi alle farmacie di Brugherio o al poliambulatorio di viale Lombardia, inviando una mail a sceltarevoca.brugherio@asst-monza.it.
Medici di base è ancora forte la carenza in Brianza
La carenza di camici bianchi è ormai una vera e propria emergenza in Brianza dove, secondo i dati forniti da Ats sono oltre 17.000 i cittadini senza dottore di famiglia e il loro numero potrebbe salire a quasi 41.000 entro fine dicembre a causa di nuovi pensionamenti. La penuria colpisce non solo la medicina di base ma anche le residenze per anziani e perfino gli ospedali da cui parecchi operatori fuggono per dedicarsi alla libera professione. Nelle scorse settimane il presidente dell’ordine dei medici brianzoli Carlo Maria Teruzzi ha annunciato l’invio di una lettera a una cinquantina di neolaureati delle università Bicocca, Statale, San Raffaele e di Pavia con l’invito a mettersi a disposizione dell’Ats per le sostituzioni e per il servizio di guardia medica.