Maratona in Regione per la legge elettorale lombarda: voto dal 4 febbraio a 6 maggio

Maratona in consiglio regionale per approvare la legge che permette al presidente del Pirellone di indire le elezioni in Lombardia.
Consiglio regionale Lombardia
Consiglio regionale Lombardia

Maratona in consiglio regionale per approvare la legge che permetterà alla Lombardia di scegliere la data delle elezioni: una possibilità già adottata da diverse altre Regioni ma ancora non dal Pirellone. Il confronto sul progetto di legge parte martedì 15 novembre con la relazione di Alessandra Cappellari a partire dal testo già approvato in commissione Affari istituzionali.

“Con questo provvedimento anche la Lombardia intende allinearsi a quanto già stabilito da quasi tutte le altre regioni italiane, che nei mesi scorsi hanno attribuito al Presidente della Regione la competenza dell’indizione delle elezioni e dell’assegnazione dei seggi consiliari per ciascuna delle circoscrizioni elettorali -sottolinea il residente del consiglio regionale Alessandro Fermi-. Un atto che viene posto all’approvazione dell’aula nei termini dovuti e nel rispetto della legislazione nazionale: ad adempiere in tal senso, oltre alla Lombardia, mancano le sole regioni Piemonte e Umbria. Nel rivendicare ed esercitare tale competenza, tutte le Regioni italiane rimangono in ogni caso vincolate alle disposizioni nazionali in quanto resta salvo il superiore potere di un decreto del Ministero dell’Interno, in particolare se motivato dalla necessità di accorpamenti elettorali”.

Elezioni regionali in Lombardia: una data fra 4 febbraio e 6 maggio

Fatti due conti, con l’approvazione della legge i lombardi potranno andare al voto nei giorni compresi tra il 4 febbraio e il 6 maggio (il Lazio dovrebbe votare il 5 febbraio, per esempio), ed è “in ogni caso competenza del ministero dell’Interno stabilire una data differente da quella indicata dal presidente della Regione a fronte di possibili accorpamenti con altre elezioni”, osserva la presidenza del consiglio regionale.

E ancora: “Il progetto di legge approvato in commissione attribuisce al presidente della Regione anche la competenza sull’assegnazione dei seggi consiliari alle singole circoscrizioni elettorali: la ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni è effettuata dividendo il numero complessivo degli abitanti della regione per il numero dei seggi attribuiti al relativo consiglio regionale (80 in Lombardia) e assegnando di conseguenza i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione sulla base dei quozienti interi e dei resti più alti. La popolazione è determinata in base ai risultati dell’ultimo censimento generale, riportati dalla più recente pubblicazione ufficiale dell’Istituto centrale di statistica”.