M5, Hq di Monza: “Il prolungamento è in ritardo”

Hq Monza ha avuto un incontro con Pilotto e Turati per fare il punto sul prolungamento della M5 in città.
Cologno, attuale capolinea della metropolitana linea verde
Cologno, attuale capolinea della metropolitana linea verde Fabrizio Radaelli

Hq di Monza ha incontrato il sindaco Paolo Pilotto e l’assessore Giada Turato per fare il punto sul prolungamento della M5 in città. Abbiamo innanzi tutto espresso le nostre preoccupazioni per il ritardo nella emissione del PAUR, l’autorizzazione finale regionale dopo la quale si passa alla gara
d’appalto, e per la situazione di stallo a Bettola, dove la realizzazione della stazione è in carico al privato che dovrebbe costruire il nuovo mega centro commerciale, del quale però non si sa più nulla”
ha fatto sapere il sodalizio. Il sindaco avrebbe ammesso lentezze e ritardi, ha assicurato che non dipendono dal Comune di Monza ed ha confermato che il prolungamento si farà: sono stati avviati gli espropri, mentre il PAUR è previsto per la metà di maggio. A Bettola il privato ha accettato di costruire comunque le strutture grezze della stazione. Pilotto ha anche ricordato che, con la revisione dei costi, mancano all’appello circa 300 milioni da aggiungere al miliardo e 300 già stanziato. Il ministro alle
infrastrutture ha promesso di intervenire, ma ancora non c’è una formalizzazione
dell’erogazione dei fondi supplementari.

M5, Hq di Monza e l’incontro con Pilotto e Turato

Abbiamo anche ribadito alcune nostre proposte e osservazioni, abbiamo poi raccomandato di volgere lo sguardo in avanti, a quando entrerà in servizio il metrò, specie per la riorganizzazione del trasporto pubblico di superficie – ha fatto sapere Hq -. Il sindaco Pilotto ci ha informati che il Comune ha aperto un tavolo di lavoro con Comune di Milano e Agenzia TPL per la revisione futura della rete di autobus e per la creazione di una linea di forza urbana est-ovest (il metrò è sostanzialmente nord-sud). Attività sono già in corso per l’organizzazione del periodo dei cantieri e per dotare le future sette fermate del metrò di parcheggi (dove possibile e indispensabile) e anche di ciclostazioni”.