C’era lo stato maggiore della Lega brianzola, sabato 22 gennaio a Monza, al gazebo all’imbocco del ponte Talamoni, per presentare le proposte con cui i salviniani intendono contrastare il caro bollette. La prima uscita sul territorio del 2022, ha spiegato il commissario provinciale Andrea Villa, non è stata scelta a caso: «Siamo al mercato – ha affermato – perché i rincari di energia elettrica e gas colpiscono sia le famiglie che le aziende. L’impennata dei costi per le imprese si ripercuoterà sui prezzi dei prodotti, compresi gli alimentari».
Il nostro Paese, hanno detto i parlamentari, dovrebbe incrementare le forniture di gas naturale: «Se il gasdotto Tap non fosse stato attivato – ha precisato il deputato Paolo Grimoldi, presidente della delegazione italiana all’Osce, l’organismo per la sicurezza e la cooperazione – gli aumenti sarebbero stati maggiori. Ora chiediamo che venga raddoppiata la potenza dei compressori, prevista dagli accordi» che, nel giro di qualche settimana, porterebbe a un calo dei prezzi. Il Carroccio sta, intanto, tentando di convincere i partner di Governo ad accrescere la produzione di metano italiano: «Non si tratta – ha notato il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo – di scavare nuovi giacimenti, ma di potenziare quelli attivi attraverso la manutenzione e la semplificazione delle norme». La richiesta si scontra, però, con l’opposizione di una parte della maggioranza tra cui il Movimento 5 Stelle.
Da Roma al Pirellone servono anche provvedimenti per anestetizzare subito l’esplosione delle bollette: «I rincari – ha dichiarato il consigliere regionale Andrea Monti – colpiscono soprattutto il Nord, sia per la maggiore presenza di imprese, sia per il clima più freddo. Eppure da noi le accise sono più alte che al Sud: la Lombardia è l’unica regione a statuto ordinario a non aver applicato le addizionali, ma occorre una revisione complessiva» delle imposte. Al Pirellone si lavora sulla produzione di energia da fonti rinnovabili: «Un ordine del giorno – ha ricordato Alessandro Corbetta – impegna la giunta a sostenere l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle aziende e a creare comunità energetiche autosufficienti». La Lega guarda, però, anche in direzione opposta: «È fondamentale – ha proseguito il consigliere – riaprire un dibattito serio sul nucleare, senza stereotipi. L’Italia ha bisogno di un piano energetico che non ha mai avuto». Gli effetti dei rialzi sono già pesantissimi, ha commentato mostrando la bolletta del gas di una ditta metalmeccanica di Besana: dal 1° ottobre al 31 dicembre 2020 ha pagato 1.984 euro ma l’importo per il solo mese di dicembre 2021 è schizzato a 11.530 euro.
Buone notizie arrivano, invece, dal fronte dell’acqua: «Brianzacque – ha garantito il vicepresidente Gilberto Celletti – non ritoccherà le tariffe nonostante nel 2022 le spese per l’energia passeranno da 10 a 17 milioni di euro».