Lissone, spunta un reperto durante i lavori di piazza Libertà: interrogata la Soprintendenza

Sarebbe un “pozzetto o cisterna”. Il ritrovamento risale ad ottobre. Il reperto è affiorato durante l’intervento di riqualificazione dell’area di Largo De Capitani da Vimercate, a lato di Palazzo Terragni. I lavori in piazza intanto proseguono.
Il cantiere in piazza Libertà a Lissone
Il cantiere in piazza Libertà a Lissone Elisabetta Pioltelli

Sorpresa in piazza Libertà a Lissone: spunta un reperto archeologico. L’amministrazione comunale attende il pronunciamento della Soprintendenza che definirà il grado di interesse di ciò che, ad oggi, i referenti comunali classificano come “pozzetto o cisterna”. Il ritrovamento risale ad ottobre. Il reperto è affiorato durante l’intervento di riqualificazione dell’area di Largo De Capitani da Vimercate, a lato di Palazzo Terragni, dove come noto è in corso il primo lotto di lavori previsto dal progetto di sistemazione di piazza Libertà e del centro storico.

Segnalato il fatto dagli operatori, il Comune ha avviato l’iter previsto inviando comunicazione alla Soprintendenza per l’espressione del parere di competenza che potrà contenere eventuali prescrizioni per la protezione del patrimonio archeologico, ed ha fornito le precise indicazioni dell’area con tanto di relazione indicante la natura dell’intervento (ampiezza e profondità di scavo, ubicazione etc..), nonché la documentazione fotografica e gli elementi relativi a quanto venuto alla luce. Potrebbe servire anche una ispezione sul luogo per stabilire la corretta entità di quanto affiorato dal cantiere e datare lo stesso. Il tema successivo, potrebbe dunque essere la valorizzazione, qualora fosse un reperto da proteggere, ma non è così scontato.

«Al momento non possiamo dire se il ritrovamento sia di valore – spiega il vice sindaco Marino Nava – quando si effettuano dei lavori come quelli in corso in piazza Libertà è normale che possano affiorare sorprese. In questo senso ci siamo mossi come previsto dalle procedure ed attendiamo il pronunciamento della Soprintendenza e verranno successivamente adottate le misure del caso».

Un tesoro nascosto restituito alla terra lissonese e dunque da mettere in sicurezza, oppure un reperto che ha alle spalle una storia di secoli, ma dallo scarso valore a culturale e scientifico? Vedremo. Messa in sicurezza e circoscritta l’area in cui è affiorato il reperto, i lavori di riqualificazione del centro vanno avanti. Intanto, è bene ricordare che sono diverse le aree della città che già nel passato hanno restituito presenze archeologiche: dalla tomba tardo romana in via Carotto e necropoli romana nell’area dell’ex stabilimento Pessina, alla necropoli romana in piazza Giovanni XXIII, alla cisterna di età romana in via S. Antonio, dal pozzo di possibile età romana in via Loreto, alla cisterna di età moderna in via Santi Pietro e Paolo. Per ciò che riguarda piazza Libertà, invece, affiorarono resti della chiesa parrocchiale demolita nel 1933.