Lissone: scontro tra Comune e parrocchia sui centri estivi, il sindaco replica al prevosto

Lissone: è scontro tra Comune e Parrocchia sui contributi ai centri estivi. La replica con i numeri del sindaco al prevosto.
Lissone Laura Borella
Lissone Laura Borella

Lissone: è scontro tra Comune e Parrocchia sui centri estivi. Domenica 14 maggio, sul notiziario della Comunità pastorale, il prevosto di Lissone, don Tiziano Vimercati, ha messo nero su bianco la propria posizione.

Lissone, il prevosto: “Non finanziati i centri estivi delle scuole paritarie”

È triste constatare che la volontà politica abbia il potere e la libertà di scegliere in quali luoghi educativi coltivare e rispettare il diritto all’educazione dei bambini, escludendo chi è sempre stato penalizzato. Inseguiremo il sogno di una reale parità scolastica che appare, ormai, sempre più come un miraggio (nonostante le promesse che si fanno in campagna elettorale)”. E spiega. “Sono stati giorni di attesa per le scuole dell’infanzia paritarie di Lissone che attendevano una risposta dall’amministrazione comunale per un contributo per i centri estivi. La risposta è stata negativa: non ci sarà alcun sostegno economico – scrive il parroco – questo ci pone di fronte a scelte dolorose: raddoppiare le rette oppure sospendere il servizio. Due strade che si ripercuotono fortemente sulle famiglie. Ci è difficile comprendere perché l’amministrazione comunale scelga di finanziare e sostenere solo i centri comunali, come se solo quei bambini contino. Se è per la scarsa disponibilità economica avrebbe dovuto essere scarsa per tutti in egual misura”.

Lissone, il sindaco: “La proposta alle parrocchie aumenta il contributo da 25 a 40mila euro”

A stretto giro di posta è giunta la replica del sindaco di Lissone, Laura Borella.L’amministrazione comunale non ha eliminato tali contributi – dichiara – anzi, la proposta avanzata dal Comune alle parrocchie per il 2023 prevede un aumento del contributo da 25 a 40mila euro, a cui si aggiunge un ulteriore contributo di 30mila euro per poter permettere ai ragazzi che frequentano i Centri estivi di usufruire dei pasti a un prezzo calmierato: parliamo di un pranzo completo al costo di 3,22 euro, oppure di 1,50 euro se si sceglie tra primo e secondo. E se, sino all’anno scorso, il Comune copriva il costo integrale del pasto, oggi purtroppo non è più possibile per via della ormai nota situazione finanziaria che costringe l’amministrazione ad essere più rigorosa e oculata, nella gestione del bilancio, rispetto al passato. Spiace aver appreso che, sino all’anno scorso, il Comune sosteneva, tramite la propria azienda appaltatrice delle mense scolastiche, l’intero costo dei pasti mentre la Parrocchia richiedeva alle famiglie un contributo di 10 euro per gli stessi pasti”.
E conclude. “Sono rammaricata che vengano diffuse informazioni che non corrispondono al vero, da parte dell’amministrazione comunale non verrà mai a mancare il sostegno a parrocchie, associazioni e realtà del territorio”.