Lissone: lo scatolificio Crippa compie 70 anni con il cartone al centro di tre generazioni

Importante traguardo per lo scatolificio Crippa di Lissone che compie 70 anni passando il testimone di generazione in generazione.

Tre generazioni cresciute nell’affascinante mondo del cartone. Una realtà particolare, familiare quella dello Scatolificio Crippa di Lissone che ha raggiunto il traguardo dei 70 anni di attività. Tutto è nato da nonno Lino Crippa, nel 1954, quando ha voluto aiutare il fratello, venditore di scarpe. Allora queste si consegnavano legate con un laccio, solo a Milano esistevano le scatole ed erano per pochi, così Lino si è adoperato per cercare di imitare quelle confezioni pensando all’attività del fratello. Con un po’ di cartone, fatto con carta grossa, ha creato i primi imballaggi, poi è stato un crescendo.

Lissone: lo scatolificio Crippa compie 70 anni, grazie all’intuizione di nonno Lino

«Tutto è nato perché, allora, gli oggetti non si imballavano, venivano incartati– racconta Lucio, figlio di Lino e oggi titolare con la sorella Mariellausando quel che c’era. Papà ha creato questa realtà partendo dalle calzature per aiutare il fratello, in seguito anche il mollificio Cagnola si è rivolto a lui per pensare ad un imballaggio per le loro molle e nel tempo il lavoro è cresciuto. Non pensavo di entrare nell’azienda di famiglia, per quanto sia cresciuto tra cartoni e macchinari, allora era letteralmente casa-bottega, dopo gli studi in ragioneria ho proseguito con l’universita’. Ho provato a fare altro ma, poi, il richiamo del cartone e della famiglia ha avuto la meglio, in particolare la mia passione per il “cacciavite” ho sempre amato sistemare le macchine».

Lissone: lo scatolificio Crippa compie 70 anni e i figli cresciuti a pane e cartone

Come molti lissonesi, del resto, era normale trascorrere le proprie giornate in “bottega” a giocare tra gli oggetti da lavoro, come ha detto la sorella Mariella «siamo cresciuti a pane e cartone» e, quindi, raccogliere il testimone e portare avanti l’attività di famiglia era già scritto. «Il passaggio ha comportato anche un cambiamento del lavoro, legato ai cambiamenti della società intorno a noi- continuano i titolari- i macchinari sono stati rinnovati, abbiamo spostato l’attività in un’area più grande. Lo stesso materiale è cambiato e anche la richiesta. Puntiamo sulla qualità e, il nostro fiore all’occhiello è la progettazione personalizzata». Realizzare un packaging unico, che rispecchi le esigenze del cliente è quel che rende unica questa realtà lissonese e, questo, è possibile grazie al team di professioniste che si occupano della progettazione e del team che lavora in produzione.

Lissone: lo scatolificio Crippa compie 70 anni e ora tocca alla nipote Alessandra

«Al termine degli studi non pensavo certo di entrare in azienda- conclude Alessandra, la nuova generazione– immaginavo di viaggiare fare altro. Poi è stata come una folgorazione, ero qui in attesa di fare colloqui da altre parti e mi sono “innamorata” di quel che mi circondava. Lo trovo un lavoro stimolante, per nulla ripetitivo, seguo con passione lo sviluppo della progettazione e il digitale ed è affascinante. Realizziamo di tutto, il mondo dell’e-commerce in grande evoluzione. L’imballo è sempre più importante per questo lo curiamo nei minimi dettagli». Per celebrare questo traguardo niente di meglio che un “family day” con tutti i dipendenti perché il motore dell’azienda sono loro. Per lo storico Scatolificio Crippa l’evoluzione è in parallelo con i passaggi generazionali, dal nonno alla nipote tanto si è modificato. Tutto è iniziato con imballi in cartone per gli oggetti dei mobilieri lissonesi e quanti lavoravano nel settore, oggi ogni pezzo è un piccolo oggetto di design, pochi prodotti realizzati con cura e su misura. «Abbiamo capito che la qualità è il nostro punto di forza– racconta Alessandra Crippa, terza generazione al timone dell’azienda con papà Lucio e zia Mariella– così accanto alla produzione è nata la progettazione. Cerchiamo di trovare, con i nostri clienti, le soluzioni adatte ad ogni tipo di richiesta, dall’imballo per l’oggetto fragile al complemento d’arredo perché, con il cartone si può fare tutto». Una piccola realtà che, grazie al costante passaggio di testimone è cresciuta, si è espansa e oggi, al suo interno vanta un’importante componente di quota rosa. «Oggi tante start up si rivolgono a noi perché chiedono oggetti particolari, sanno che l’imballo dei loro prodotti– continua Alessandra- equivale al biglietto da visita. Per questo c’è molta cura e attenzione in ogni nostro prodotto. Non siamo mai fermi, ci stiamo ampliando, i nostri macchinari sono all’avanguardia e, quel che è positivo è la cooperazione con i colleghi, una rete importante».