“Mi sari e a vo in feri. Sa vedum lunedì 23 agosto”. È simpatico e inneggia alla tradizione linguistica locale il cartello che, sulla saracinesca dell’edicola di Chebol Mariani sita in piazza Garibaldi a Lissone, annuncia ai clienti la chiusura estiva. Ecco come strappare un sorriso ai passanti e raccogliere l’apprezzamento delle numerose persone che si sono imbattute nel messaggio in dialetto brianzolo. Il classico e asettico “chiuso per ferie” a Lissone è stato rivisitato in stile “imbruttito” e, manco a dirlo, nel giro di poche ore è diventato virale sul web.
Il dialetto torna a ricordare la bellezza delle origini, della nostra storia, delle nostre radici, ma allo stesso tempo è l’espressione più vera ed autentica di un legame col territorio e con la sua gente. Che si fa genuino nei rapporti di amicizia e conoscenza che si instaurano nei momenti più semplici e quotidiani, come quando – per l’appunto- si va ad acquistare un giornale o una rivista. La curiosità è che questa volta a fare notizia è stata l’edicola stessa.