Centosessanta visite donate, due donne salvate con l’invio a ulteriori esami. Questo il bilancio, decisamente positivo, della campagna “nastro rosa” lanciata, per il sesto anno, dall’associazione lissonese Una vita in rosa che ha richiamato le donne, di Lissone ma anche dei comuni limitrofi, al tema della prevenzione oncologica.
Lissone in rosa per 160 donne: tre giorni di visite no stop
Tre giorni no stop, da venerdì a domenica, in cui medici della Lilt si sono alternati per una visita di controllo senologica alle donne che si sono presentate. Un appuntamento ormai atteso, vista la fila all’esterno del cancello di villa Magatti già nelle prime ore della mattina, segnale che il messaggio di sensibilizzazione lanciato dalla presidente dell’associazione Ivana Maconi, nel 2018, è arrivato forte e chiaro.
«Quest’anno abbiamo aggiunto un giorno, aumentando così le donazioni di visite a 160 donne – spiega Maconi – perché siamo consapevoli delle richieste e, grazie ai tanti sponsor che ci aiutano tutte sono state donate. Sapere che, grazie alla prevenzione, due donne sono state “salvate” dà il senso di tutta la campagna perché la “prevenzione salva la vita”. Un grazie anche al dottor Mario Rampa che da sempre ci segue e supporta così come l’amministrazione e Laura Borella, il sindaco».
Lissone in rosa per 160 donne: applauso alle volontarie
Un grande plauso soprattutto alle volontarie che, instancabilmente, sono state presenti per accogliere le donne, facendole sentire a casa e coccolate. La scelta della location, che è anche sede dell’associazione, sicuramente rende l’attesa meno faticosa, così come l’attenzione delle volontarie pronte per aiutare tutte.
Chiusa la campagna lo staff di Una vita in rosa è già al lavoro per il prossimo evento “Zumba per la vita” per fare rumore contro il cancro, nel pomeriggio del 19 novembre presso la palestra Piermarini di Lissone. Tutte le informazioni per prenotarsi sulla pagina facebook dell’associazione una vita in rosa.