Lissone: il sindaco Borella replica all’ex vice Sala, botta e risposta sulla revoca delle deleghe

Lissone: il sindaco Borella replica al suo ex vice Sala che aveva spiegato la sua posizione in una sala polifunzionale gremita.
Lissone sindaco Laura Borella
Lissone, il sindaco Laura Borella

Finalmente Ruggero Sala è uscito allo scoperto. Seppur seduto tra i banchi della maggioranza, l’ex vicesindaco è sempre stato un uomo dell’opposizione, più impegnato a difendere le scelte delle precedenti amministrazioni comunali che a lavorare in modo costruttivo per realizzare il nostro programma elettorale. Lo ha fatto anche giovedì sera, alla presenza degli ex sindaci Concetta Monguzzi, Fabio Meroni e Ambrogio Fossati. Ora che la sua posizione è chiara a tutti, e non solo alla sottoscritta e agli altri componenti della giunta, possiamo voltare pagina e andare avanti con più forza per garantire l’attuazione del programma politico per il quale i cittadini ci hanno eletti”.

Lissone: il sindaco Borella replica all’ex vice Sala, “i motivi che hanno portato alla revoca delle deleghe”

Così si esprime il sindaco di Lissone Laura Borella in merito a quanto dichiarato pubblicamente dall’ex vicesindaco meno di 24 ore prima.
Voglio ribadire che i motivi che hanno portato alla revoca delle deleghe a Sala – prosegue il primo cittadino – sono dovuti ai frequenti e ripetuti scontri che l’ex vicesindaco ha avuto con tutti gli altri assessori e con la struttura tecnica dell’ente e che hanno rischiato di compromettere la serena prosecuzione del mandato amministrativo. La mia priorità è tutelare l’interesse della comunità lissonese, il resto sono solo chiacchiere”.

Lissone Ruggero Sala e Fabio Meroni
Lissone Ruggero Sala e Fabio Meroni

Lissone: l’ex vice Sala ha spiegato le sue ragioni, “nessun atto illegittimo ma scelta scellerata”

Il sindaco Borella rompe dunque il silenzio sul licenziamento del suo vice. Replica a Sala che in una gremita sala polifunzionale giovedì sera aveva arringato la folla di sostenitori (presenti anche esponenti delle minoranze) per illustrare la sua posizione.
Non c’è stato alcun atto illegittimo da parte del sindaco, però sarebbe stato etico e corretto informarmi prima. Ho scoperto da un conoscente di essere stato cacciato. È stata una scelta scellerata, sono trent’anni che faccio politica e non butto via trent’anni di attività e di impegno» ha affermato.
Visibilmente teso, non ha risparmiato bordate agli ex colleghi di giunta e al sindaco, tacciati di non operare per il bene della città: “Il sindaco mi ha tolto le deleghe perché mi ha detto che non ce la faceva più: sostiene che io parlavo alle spalle della giunta – rivela Sala, reo di aver mosso critiche sul ripensamento della Ztl, sul presunto “buco di bilancio”  o sulla riduzione delle annualità della convenzione con gli Alpini, e lo stop al progetto Excelsior – Come fai a stare zitto? Loro invece vogliono la “politica sottovoce”».