Lissone, gli studenti celebrano le vittime di mafia

I ragazzi delle scuole medie e superiori di Lissone hanno celebrato la 30esima giornata di memoria e impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Lissone Giornata vittime di Mafia
Lissone Giornata vittime di Mafia

Con le parole di chi ha lottato ma è morto per mano mafiosa, i ragazzi delle scuole medie e superiori di Lissone hanno voluto celebrare la 30esima giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Venerdì mattina l’area antistante la media Croce ha accolto un nutrito gruppo di cittadini, autorità civili e militari, associazioni ma soprattutto studenti delle scuole Farè, Croce, De Amicis, Meroni e Parini, per celebrare questa importante ricorrenza. Un ricordo di chi ha perso la vita per manifestare la propria libertà: dal giudice Rosario Livatino a Lea Garofalo, dal giudice Giovanni Falcone al triplice omicidio del 1946 dei fratelli Giovanni, Giuseppe Vincenzo Santangelo sino a Piersanti Mattarella e don Pino Puglisi.

Lissone Giornata vittime di Mafia
Lissone Giornata vittime di Mafia

Lissone, gli studenti celebrano le vittime di mafia: l’intervento del sindaco Borella

Un lungo elenco che è stato per tutti un momento di ricordo ma, come hanno sottolineato molti, l’occasione per riflettere e trovare la giusta chiave di lettura perché il fenomeno mafioso venga debellato.

«Noi abbiamo conosciuto la mafia di un tempo, oggi è diverso, coinvolge anche i nostri territori – ha detto Laura Borella, sindaco di Lissone – La mafia si è evoluta, con il riciclaggio dei soldi frutto dei proventi della droga, in attività commerciali, all’apparenza leciti, è di difficile identificazione, oggi il fenomeno mafioso è “in giacca e cravatta” si infiltra con metodi diversi nella società, per questo i giovani faticano a capire. È bene imparare studiare il passato per capire come difendersi da un fenomeno culturale così sommerso. La speranza è riposta nei giovani, sono loro che devono assumere valori che siano in contrasto con quelli trasmessi dal mondo mafioso, per debellare questo male».

Lissone Giornata vittime di Mafia
Lissone Giornata vittime di Mafia

Lissone, gli studenti celebrano le vittime di mafia: «Atteggiamenti che portano a una condotta simile»

Dalle note, dei ragazzi dell’indirizzo musicale della Croce che si sono esibiti in alcuni brani, alla lettura di riflessioni dei giovani che hanno preso spunto da frasi di persone che hanno dato la vita per combattere i fenomeni mafiosi, come il politico Piersanti Mattarella che disse “chi sta dalla parte giusta non perde mai” la comunità si è riunita per ricordare e, al contempo, seminare parole di speranza per un futuro più sicuro, fondato su valori concreti.

«Come ha sottolineato il sindaco c’è stato un passaggio, da parte della mafia da gesti eclatanti a quella che si infiltra nel territorio economico – conclude don Marco Lodovicima, alcune cose restano nella nostra società. Ci sono atteggiamenti che possono portare a condotte simili a quelle mafiose, come la prepotenza, la violenza, l’ignoranza e l’indifferenza. Se ci si pone in questo modo, se diciamo “non ci interessa” creiamo territori fertili per la mafia, dobbiamo andare contro a questi atteggiamenti».