L’incidente di viale Brianza a Monza, il conducente dell’Audi: «Ho attacchi di panico»

L’uomo alla guida dell’Audi Q5 ha ripercorso attraverso “piccoli flash” i fatti della mattina di domenica 22 marzo, quando dopo essersi immesso in viale Brianza a Monza alle sue spalle si è consumato il terribile incidente che è costato la vita al giovane Elio Bonavita.
L’incidente di viale Brianza a Monza, il conducente dell’Audi: «Ho attacchi di panico»

Due presentazioni spontanee al pubblico ministero in cui ha ripercorso i fatti della mattina di domenica 22 marzo, quando dopo essersi immesso in viale Brianza col suv color argento alle sue spalle si è consumato il terribile incidente che è costato la vita al giovane Elio Bonavita. È il 46enne che era alla guida dell’Audi Q5 ed è indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso per la mancata precedenza che avrebbe innescato la carambola che ha coinvolto anche la Citroen su cui viaggiavano il ragazzo e la madre.

I ricordi di Giuseppe Colombi, sostengono gli avvocati milanesi dello studio Dinoia, si limitano “ad alcuni flash” di auto che arrivano alle sue spalle. E al “momento di panico” che gli ha cancellato “ogni percezione della realtà” quando ha intuito che un’auto nera, la Range rover condotta dal 38enne di Lesmo (indagato per omicidio colposo), stava per arrivargli addosso.

Quando si è presentato dai vigili all’indomani dell’incidente l’avrebbe fatto dopo aver trascorso una domenica in famiglia assolutamente normale e per quanto riportato dalla stampa, senza avere la certezza di essere lui il guidatore dell’auto che tutti stavano cercando.

Un momento di panico causato dalle continue paure che l’hanno afflitto negli ultimi tre anni quando l’uomo era stato investito alle spalle al parco di Monza mentre faceva jogging. Un episodio che gli procurato incubi continui. Però quella domenica, continuano i difensori, non “ha lasciato in coscienza il luogo dei fatti”.

Le dichiarazioni al pm Manuela Massenz si sono svolte in un confronto “aperto e completo” che hanno fornito elementi “senz’altro utili” alla ricostruzione dell’incidente da parte degli investigatori.