Un libero volo di farfalle colorate che gradualmente si alzano da terra. È l’immagine che Dario Brevi, artista limbiatese nonché amico di famiglia di lunga data, ha realizzato per il monumento funebre di Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo assassinato il 22 febbraio dello scorso anno mentre era impegnato in una missione umanitaria nella turbolenta parte orientale del paese.
Attanasio aveva 43 anni, sposato con Zakia Seddiki e padre di tre bambine piccole. Nell’agguato sono morti con lui anche il carabiniere Vittorio Jacovacci e l’autista Mustapha Milambo.
L’opera, intitolata “Speranza di vita”, era stata installata all’inizio di febbraio ed è stata ufficialmente inaugurata il giorno del primo anniversario della scomparsa del diplomatico cresciuto in città, il 22 febbraio, con la commemorazione ufficiale.
«È stata la famiglia a chiedermelo – dichiara Dario Brevi, artista che è anche l’autore del logo dell’associazione “Mama Sofia” – e io ho accettato senza esitazione visto il rapporto che mi legava a Luca e che mi lega ai suoi genitori e alla moglie Zakia. Dall’estate ho realizzato cinque progetti su carta ma alla fine la scelta è ricaduta su “Speranza di vita”».
Il disegno si è quindi trasformato in un modello tridimensionale che è stato inviato ad una grossa azienda di marmi per la difficile lavorazione. La lastra verticale, dello spessore iniziale di 12 centimetri, è stata ridotta a sei nella parte destra per far risaltare le farfalle in rilievo nella parte sinistra. La lastra orizzontale è stata arricchita da tre strisce libere sovrapposte con i colori della bandiera italiana che sono state collocate anche nelle altre tre tombe istituzionali presenti a fianco di quella dell’ambasciatore.
«La lastra verticale – spiega Dario Brevi – è inizialmente un blocco che rappresenta la vita fisica con un forte legame alla terra. Questo poi si libera piano piano in un libero volo di farfalle ad indicare la parte spirituale. Le due parti non sono in conflitto ma rappresentano la stessa realtà della vita, cosa che in Luca era estremamente visibile. Ho scelto la farfalla perché è una forma animale simbolica per eccellenza. Le sue forme molteplici, armoniose e colorate, suggeriscono la bellezza e la gioia».