Prima avrebbe aggredito e malmenato suo padre, poi si è chiuso in casa. Si è conclusa giovedì 2 novembre attorno alle 21 la trattativa a oltranza a Limbiate nel tentativo di fare uscire di casa un trentenne e affidarlo alle cure dei sanitari. L’uomo ha aperto la porta lasciando entrare i Carabinieri. Tutto era iniziato nella serata di mercoledì 1 novembre. Il trentenne, per futili motivi, avrebbe litigato con il genitore. Dalle parole e dai toni sempre più accesi sarebbe arrivato anche alle maniere forti. Il padre si sarebbe recato al Pronto soccorso per le medicazioni del caso.
Limbiate: porta chiusa anche al padre
Da lì, il ragazzo si è barricato nell’abitazione. Si pensava che con la notte il problema potesse essere superato, ma quando nella mattinata di giovedì il papà si è ripresentato alla porta di casa, ha ricevuto soltanto un netto rifiuto. Porta chiusa, nessuna possibilità di entrare.
Sul posto sono nuovamente tornati i Carabinieri. Con loro anche i Vigili del fuoco per ogni evenienza. I militari hanno iniziato ad avviare dal pianerottolo un lungo dialogo con il trentenne per cercare di convincerlo ad aprire fino all’epilogo di giovedì sera.