La voglia di viaggiare, di conoscere nuovi mondi, culture e l’idea di dare una mano sono racchiuse in Katya Campagna. La maestra delle scuole elementari di Lesmo ed ex assessore ai Servizi sociali durante la prima giunta Antonioli da quasi una decina d’anni ha intrapreso una serie di viaggi durante le vacanze dell’istituto scolastico in collaborazione con diverse associazioni di volontariato che portano il loro sostegno nei Paesi più poveri e in difficoltà. Campagna si definisce «una turista sociale» che durante le festività natalizie è volata con il sodalizio Amani in Kenya dove ha visitato Nairobi e diversi territori.
Lesmo, la maestra Campagna e i ragazzi di strada
«Ho fatto un’esperienza in un centro di formazione di ragazzi di strada – ha raccontato l’insegnante – che è stata molto positiva per me perché è veramente tanto quello che imparo quando trascorro del tempo con gli studenti».
Detto da chi siede in cattedra da più di 40 anni e ha educato generazioni e generazioni di lesmesi in tutto questo tempo. «Sono stata insieme ai masai e alle loro mogli e scopri come il legame con la loro terra è molto più forte rispetto al nostro – ha spiegato la maestra prossima alla pensione -. Sono spesso persone con tanto di laurea e un’alta formazione che una volta conclusi gli studi nelle città principali del Kenya tornano nel loro villaggio a fare i pastori in capanne fatte di paglia e fango. Noi invece pensiamo che studiare voglia dire crearti una posizione nel mondo del lavoro e una stabilità economica».
Lesmo, la maestra Campagna in giro per il mondo
Campagna ha potuto conoscere anche diverse etnie e popoli che vivono nella foresta ancora con uno stile di vita dei secoli passati facendo gli apicoltori. Una realtà che probabilmente è completamente differente dal mondo occidentale che vive di crescita e progresso.
«Il viaggio nel paese africano è stato solo l’ultimo – ha chiosato l’ex assessore – perché col tempo sono riuscita a vivere anche delle esperienze forti in Marocco, India, Guatemala, Sudafrica, Armenia e altre zone del mondo collaborando con diversi sodalizi prendendo contatto con bambini e ragazzi nei diversi campi profughi e devo ammettere che in quei momenti anche la musica è un ottimo veicolo per comunicare tra noi. Ho capito che ho ancora molto da dare». Spesso la docente riporta le sue esperienze in classe ispirando non poco i suoi alunni. «I genitori mi dicono che sto rovinando i loro figli – ha detto ironicamente Campagna – perché quando parlo dei miei viaggi, tanti studenti vorrebbero partire anche loro e vivere nei villaggi. Quello che è sicuro è che quando torni da queste vacanze sociali sono più povera nelle tasche, ma più ricca nel cuore e nella mente».