Una registrazione europea del marchio per dare un forte impulso al marketing territoriale e promuovere, anche ben oltre il confine regionale, la realtà cittadina. Il tutto si riassume nel grande progetto del MuDi, Museo Diffuso Lentate Brianza, che l’amministrazione comunale ha deciso di promuovere con tutte le sue forze. E non solo le sue: considerata l’idea molto ambiziosa, la decisione è stata quella di chiamare nel ruolo di direttore una big della cultura quale è Francesca Guerisoli: già nota in Brianza (ma anche altrove) per iniziative di grande spessore. Tra queste anche lo sviluppo e la notorietà garantiti al Mac, il museo di arte contemporanea di Lissone, che sotto la sua guida è tornato a recitare un ruolo di primo piano.
Lentate sul Seveso, MuDi: il marketing territoriale lentatese
Se dal punto di vista culturale e della gestione l’amministrazione va quindi sul sicuro, potendo contare anche sull’assessore Matteo Turconi Sormani, persona di notevole spessore culturale e grande conoscitore del territorio cittadino e studioso della realtà brianzola, l’amministrazione comunale ha deciso ora di compiere tutti i passi dovuti anche su altri fronti. Quello legale, anche per la formazione del sindaco Laura Ferrari, non è da trascurare: inutile fare tanti sforzi senza proteggersi. Da qui la scelta di registrare il marchio a livello europeo. La portata del MuDi e del marketing territoriale lentatese, del resto, è di portata internazionale: già oggi arrivano visitatori anche dall’estero per visitare l’oratorio trecentesco di Santo Stefano.
«Non siamo gli inventori del museo diffuso – afferma l’assessore Turconi Sormani – visto che è nato vent’anni fa. Abbiamo però ritenuto, dopo analisi e approfondimenti, che potesse rappresentare la soluzione ideale per Lentate: non ha una collocazione statica ma mette in relazione tutti i beni. Oltre a quelli materiali come gli oratori dei Porro, il paesaggio, i parchi, le ville, abbiamo anche quelli immateriali. È un progetto ambizioso, ma nella cultura bisogna anche osare».
Lentate sul Seveso, MuDi: il logo e i suoi colori
Ed ecco dunque per Lentate sul Seveso un logo molto semplice, ma ricco di significati. Un nastro che si sviluppa da una L a due S rovesciate che formano un cuore. Il nostro vuole simboleggiare la costante connessione tra l’amministrazione comunale e i cittadini, mentre il cuore incarna la passione e l’umanità delle istituzioni. Un logo che, declinato in vari colori, aiuterà a identificare diversi aspetti materiali e immateriali della città. L’azzurro è per le start-up, l’innovazione, la tecnologia e lo sviluppo; l’arancione rappresenta l’energia e il dinamismo e sarà utilizzato per l’istruzione; il verde ovviamente è dedicato alla natura; il rosso e per la parte istituzionale e per la vita cittadina. Anche tutti questi aspetti costituiscono il MuDi. Progetto appena nato, ma ci sono tutte le premesse per un risultato notevole.