Perché cadere nella rete è facile. Ha trattato dei temi molto forti la serata “I ragazzi e l’uso dei social network: potenzialità e rischi il fenomeno del cyber bullismo” organizzata al centro civico “Roberto Terragni” dal Comune di Lentate sul Seveso in particolare dall’assessore ai servizi sociali Antonio Mandato e dal sindaco Rosella Rivolta in collaborazione col “Rotary Club delle Brughiere e di Meda”.
Il primo cittadino, l’esponente di giunta e soprattutto don Andrea Zolli, responsabile della pastorale giovanile, e la psicologa Tiziana Porta hanno parlato del rischio che corrono i ragazzi aprendosi o peggio mostrandosi in foto sui social. Le immagini possono essere usate contro di loro. Perché il bullo oggi non è quello che ruba la merenda a scuola, ma quello che rovina la reputazione e prende in giro con centinaia di persone su Internet.
Un rischio che corrono tutti. In classe si creano gruppi di whatsapp, c’è chi viene escluso o deriso.
Don Andrea Zolli ha sottolineato la fatica dei giovani ad avere rapporti reali e la debolezza della comunità adulta. La risposta? Fare rete tra istituzioni. Una direzione che intende imboccare l’amministrazione comunale, entrando nelle scuole per mostrare il rischio del cyber bullismo.
Un progetto che è già partito a Meda alla secondaria di primo grado “Anna Frank” grazie all’impegno del Rotary Meda e del suo presidente Marco Giovanni Amistani. A Meda il 40 per cento dei genitori ha confessato di non controllare l’uso che fanno i propri figli dei social.