Lega in piazza contro la carenza dei medici di base (e con i colori dell’Ucraina): bagarre politica con Pd e M5S

Sabato scorso la Lega aveva organizzato nel centro di Seregno una raccolta firme per chiedere interventi contro la carenza di medici di base con i colori dell’Ucraina sul gazebo. Le critiche di Pd e M5S e la replica del Carroccio.
Medico di famiglia
Medico di famiglia Fabrizio Radaelli

I partiti si soffermano con posizioni diverse sulla spinosa questione della mancanza dei medici di base e non mancano battibecchi tra gli esponenti dei diversi schieramenti.

Sabato scorso la Lega aveva organizzato nel centro di Seregno una raccolta firme per chiedere interventi contro la carenza di medici di base. Sul gazebo il Carroccio aveva affisso anche dei manifesti con i colori giallo blu della bandiera ucraina con la scritta “SOS Ucraina – Pace subito“. Il Pd seregnese, oltre a definire “inopportuna” la scelta di “mischiare” la questione sanitaria con la guerra in Ucraina, ha attaccato l’azione che la Lega sta portando avanti sullo scarso numero di medici di base disponibili ritenendola “una vergognosa ipocrisia”.

La replica leghista non si è fatta attendere per voce di Alessandro Corbetta, consigliere regionale brianzolo della Lega, e di Edoardo Trezzi, capogruppo della Lega nel Consiglio Comunale di Seregno.

“Anziché denigrare la Lega – afferma Corbetta – gli esponenti del Pd farebbero meglio a informare gli elettori che la responsabilità politica sull’emergenza medici di base è a carico dello Stato, che ne ha specifica competenza, e non della Regione. Sono stati proprio i governi a trazione PD a non aver previsto un adeguato bilanciamento tra pensionamenti di medici e nuove entrate nel mondo del lavoro in campo sanitario. Inoltre, i governi guidati da Monti, Letta, Renzi e Gentiloni hanno inferto tagli per 36 miliardi al sistema sanitario nazionale. Una diminuzione di risorse che ha colpito soprattutto la Lombardia che, a causa di queste decisioni sinistre, è diventata la Regione che ha in percentuale meno medici di famiglia in Italia (61 ogni 100.000 abitanti rispetto ai 74 del Lazio e agli 80 della Puglia)”.

Ed evidenzia: “La Regione Lombardia sta facendo tutto il possibile per rimediare a questa situazione, cito ad esempio il recente stanziamento di 2 miliardi di stanziamenti per potenziare la medicina territoriale e le iniziative per incentivare i medici a lavorare in ambiti carenti. Serve però un intervento diretto e immediato del ministro Speranza per risolvere queste problematiche e per questo stiamo raccogliendo firme sul territorio”.

Il seregnese Trezzi si sofferma anche sulla presenza dei colori ucraini in piazza: “Trovo di pessimo gusto articolare una sterile polemica sul fatto che fossimo presenti al gazebo con manifesti a sostegno del popolo ucraino. In un momento come questo non c’è destra o sinistra che tenga, bisogna essere tutti quanti uniti confidando in una pace nel più breve tempo possibile”.

Accusano la Lega della Brianza di demagogia le liste civiche della Brianza che afferiscono alla Rete Civica Brianza: “Grazie alla Lega in Lombardia mancano più di mille medici di famiglia. Dopo la fallimentare gestione della sanità lombarda la Lega si lamenta della mancanza dei medici di medicina generale e organizza un’opera di disinformazione con una raccolta firme di protesta. Che ipocrisia!” scrivono in una nota.

Secondo Rete Civica Brianza è opportuno affrontare seriamente il problema dato che da diversi anni si rileva una grave carenza di medici di medicina generale.

“Un milione e mezzo di lombardi si stima siano senza medico di famiglia – si legge in una loro nota – In provincia di Monza e Brianza alla fine di luglio 2021 mancavano 55 medici di medicina generale, oggi la situazione si è anche aggravata. Bisognerebbe ampliare l’accesso al corso di laurea in medicina e chirurgia e a quello di formazione dei medici di famiglia e rendere più appetibile la professione del medico di medicina generale sollevando il medico da quelle incombenze prettamente burocratiche che assorbono molte delle energie dei nostri medici”.

Anche Gregorio Mammì, consigliere regionale 5 Stelle, prende la parola: “I deputati e i senatori della Lega evidentemente non sanno che la Lega governa in Lombardia da oltre vent’anni? la Lega, inoltre, con il supporto di tutto il centrodestra, ha approvato a dicembre 2021 una riforma del sistema sanitario regionale, che non ha minimamente affrontato il problema relativo alla carenza dei medici di base. Non solo, la vicepresidente e assessore al Welfare, nonché candidata in pectore per il 2023 Letizia Moratti, ha rilasciato dichiarazioni che lasciavano intendere come le responsabilità delle carenze del servizio fossero imputabili agli stessi medici. Come Movimento Cinque Stelle abbiamo presentato diverse proposte: che vanno dalla sburocratizzazione del lavoro dei medici di base, alla digitalizzazione, fino all’impiego degli specializzandi. Tutte bocciate dalla maggioranza. I deputati e i senatori della Lega se realmente vogliono migliorare il servizio offerto dai medici di base, invece che organizzare show volti a coprire le figuracce che Salvini fa in giro per l’Europa, parlino con i loro colleghi di partito in Consiglio Regionale. I problemi si risolvono lavorando, non con la propaganda”.