Può un semplice sacchetto dei rifiuti scombinare la vita dei Vimercatesi? Se il sacchetto è più piccolo dello standard, ha un codice identificativo ed è di colore rosso, sì.
Dopo la sperimentazione che ha interessato i Comuni di Mezzago, Bellusco e Grezzago (15mila abitanti in totale), la novità del progetto sarà, per il 2015, l’ampliamento della sperimentazione in altri Comuni, per altri 50mila abitanti. Si tratta di Cambiago, Camparada, Caponago, Carugate, Lesmo e Vaprio d’Adda. Nelle ultime settimane i cittadini hanno espresso dubbi e perplessità sulla effettiva necessità di introdurre la novità. E le domande su come utilizzare il nuovo strumento per la pattumiera sono sempre più numerose. Abbiamo riunito quelle più comuni, chiedendo a Cem di fornire una risposta. Ecco un utile prontuario per affrontare il cambiamento. Ecco il botta e risposta: Se hai segnalazioni da farci, mandale all’indirizzo redazione@ilcittadinomb.it.
1 Il sacco da 40 litri è troppo piccolo?
La prima sperimentazione dell’EcuoSacco avviata nel 2014 su tre comuni (Bellusco, Mezzago e Grezzago) ci ha portato a introdurre il sacco da 40 litri rispetto a quello da 60 inizialmente previsto. Da un punto di vista tecnico il sacco da 40 litri risulta adeguato alla produzione di rifiuti secchi residui, laddove vengano rispettate in modo corretto le regole di una buona raccolta differenziata. Il sacco da 40 litri, inoltre, ha anche vantaggi dal punto di vista igienico, dato che viene esposto più di frequente. I cittadini ricevono annualmente un numero di sacchi tarato sulla dimensione del loro nucleo familiare e pensato per poter usufruire del servizio di raccolta con regolarità.
2 Come avviene la fase di controllo?
Inizialmente la fase di controllo è esclusivamente di tipo visivo sull’utilizzo o meno del sacco rosso. Il controllo può essere effettuato o da un tecnico ispettivo del Comune o direttamente dal personale addetto alla raccolta rifiuti.
3 Come vengono comminate le sanzioni?
In questa fase sperimentale le multe verranno date solo ai casi più eclatanti e secondo quanto previsto da regolamento di igiene ambientale del singolo Comune. Vengono comminate dalla Polizia locale e si pagano come tutte le altre sanzioni amministrative erogate dal Comune secondo importi e modalità di pagamento definite nei vari regolamenti.
4 I sacchi non conformi non verranno ritirati?
A partire dalla seconda raccolta i sacchi non conformi non verranno ritirati e su questi verrà attacco un adesivo di “non conformità” . Sui rifiuti esposti senza “EcuoSacco” viene applicato un adesivo apposito (di colore rosso e con il simbolo dell’EcuoSacco) mentre sugli “EcuoSacchi” contenenti rifiuti non conformi viene applicato il tradizionale adesivo giallo già in uso per tutte le altre raccolte.
5 Si lede il diritto di privacy con il codice identificativo?
Il codice identificativo sul sacco, come l’utilizzo di altri strumenti ( es. microchip) , responsabilizzano maggiormente l’utente che, non per questo, si deve sentire leso nella propria privacy. Chi rispetterà le norme e i regolamenti di corretta raccolta differenziata, peraltro, non avrà nulla da temere. E’ un po’ come chi passa con il semaforo rosso in auto e grazie alla targa viene identificato e punito per l’infrazione commessa. Non si tratta di privacy lesa ma di rispetto delle regole. Va detto infine che l’introduzione del codice identificativo consente di evitare la pratica, non molto simpatica, di apertura dei sacchi alla ricerca di indizi
6 C’è il rischio che il multipak diventi una specie di “secco-bis”?
È una delle possibile anomalie, anche se, nei Comuni che hanno già adottato l’EcuoSacco, non abbiamo rilevato un peggioramento della qualità delle altre raccolte differenziate. A fini preventivi, già oggi Cem effettua controlli sul multipak. Tali controlli verranno intensificati per i Comuni che sperimentalmente utilizzano il “sacco rosso”.
7 Perché i sacchi, oltre la dotazione prevista, si devono pagare?
I sacchi in dotazione sono sufficienti. Eventuali altri sacchi si pagano in quanto sintomo di una raccolta differenziata non corretta: chi più inquina più paga!. Non è ii solo sacco ad essere pagato, infatti, ma anche il contenuto che ha un costo per lo smaltimento. Per quanto riguarda i pagamenti, la dotazione “standard” viene pre-pagata nella TARI quella aggiuntiva si paga al momento dell’acquisto e i soldi incassati servono a ripagare il servizio di raccolta differenziata.
8 Perché non è più possibile conferire i sacchetti più piccoli dentro il sacco rosso?
Obiettivo primario della tariffazione puntuale è la riduzione della produzione di rifiuto indifferenziato, quindi il sacco va esposto singolarmente e senza altri sacchi all’interno per consentire la verifica del contenuto e individuare facilmente eventuali errori di conferimento di rifiuti riciclabili.
9 Ci saranno problemi per la raccolta differenziata di supermercati e ristoranti?
Siamo consapevoli del fatto che per queste utenze particolari dovrà esserci un salto di qualità. Grande distribuzione e ristoranti dovranno porre particolare attenzione alla raccolta differenziata che in alcuni casi non è sempre svolta in forma corretta. Sulla base dell’esperienza maturata nella sperimentazione del 2014, possiamo però dire che non ci saranno particolari difficoltà. A partire dal 2015, abbiamo deciso di distribuire una maggior dotazione di sacchi ad una serie di utenze definite “speciali” per dare una mano a differenziare sempre meglio.