Reazioni dal mondo della Lega alla manifestazione pacifica di una trentina di richiedenti asilo ospiti del centro di via Lario a Camparada che mercoledì mattina ha raggiunto la questura di Monza per rivendicare il diritto ad avere dei documenti per vivere e lavorare in Italia.
“La maggior parte di questi cittadini è presente clandestinamente sul nostro territorio dal momento che la richiesta d’asilo è stata respinta e, nonostante questo, vive, dorme e mangia grazie alle tasse pagate dagli italiani – ha commentato l’onorevole concorezzese Massimiliano Capitanio – Avanzare altre pretese è irrispettoso nei confronti dei cittadini italiani che stanno pagando di tasca propria il problema dell’immigrazione incontrollata e anche il peso della grave pandemia in corso. I soldi degli italiani devono essere usati per aiutare le imprese, non per tollerare la clandestinità. Il fatto che, dopo cinque anni di presenza in Italia, i manifestanti si siano presentati in Prefettura con un interprete pone, poi, seri dubbi anche sul lavoro delle cooperative che dovrebbero seguire il percorso di integrazione, a partire dalla conoscenza della lingua italiana. Non da ultimo bisognerebbe verificare la posizione di quanti si sono autodichiarati riders: con salari superiori ai 5.000 euro non avrebbero più diritto alla richiesta di protezione. La Prefettura ha fatto bene ad ascoltare le istanze, ma la politica dovrà essere più rigorosa per evitare perdite di tempo e di soldi, senza contare i problemi di sicurezza connessi alla presenza di irregolari sul suolo italiano”.
“In questo momento di grande difficoltà per tutti, avremmo fatto tutti volentieri a meno di assistere alla marcia dei richiedenti asilo che reclamano maggiori diritti e documenti subito. I richiedenti asilo che, nella maggior parte dei casi, risultano poi essere clandestini dovrebbero avere la decenza di non esigere nulla visto quanto già ricevono dallo Stato ovvero vitto e alloggio – ha detto Alessandro Corbetta, consigliere regionale – Sul fronte dell’immigrazione non servono nuovi diritti per i richiedenti asilo. Ciò che è necessario, invece, è la velocizzazione dei tempi di decisione sui ricorsi ai dinieghi delle domande di asilo e il potenziamento delle procedure di espulsione per gli irregolari”.