Le minoranze nel consiglio comunale di Seregno all’attacco sul caso Aeb-A2A

Lega e Forza Italia sono concordi sulla necessità di un passo indietro del primo cittadino e sulle critiche all'operazione. Anche Insieme per Fare contesta
I consiglieri di minoranza intervenuti alla conferenza stampa, in cui sono state chieste le dimissioni del sindaco Rossi

La sentenza della cassazione in merito all’operazione di integrazione societaria tra Aeb ed A2A ha ovviamente messo a rumore il mondo politico di Seregno, in particolare le forze al di fuori della coalizione che sostiene il sindaco Alberto Rossi. Le minoranze consiliari hanno promosso una conferenza stampa, ospitata giovedì 12 gennaio dalla sede della Lega alla corte del cotone. «L’ordinanza ha posto una pietra tombale sulla vicenda -ha spiegato Chiara Novara, vicecapogruppo di Forza Italia-, se già gli altri gradi di giudizio non l’avevano fatto. Ora gli auspici sono che gli organi competenti facciano la loro parte nel breve e che la svendita venga revocata. Mi auguro che i cittadini poi capiscano che anche una questione così complessa debba concorrere a dare la misura di una buona amministrazione».

Aeb-A2A: la Lega vuole le dimissioni di Alberto Rossi

Dal canto suo, il capogruppo leghista Edoardo Trezzi ha evidenziato che «il sindaco ha fallito e poi ha tentato di superare lo stallo togliendo la delega alle partecipate all’assessore Borgonovo. Ma la frittata ormai era fatta, come lo scempio dal punto di vista industriale e patrimoniale. Rossi e Borgonovo si sono calati le braghe davanti ad A2A. Spiace che ora i consiglieri che hanno votato la delibera saranno chiamati direttamente in causa dalla corte dei conti, ma dopo tre sentenze non si può fare più nulla. Noi chiediamo che il sindaco faccia un passo indietro, che arrivi un tecnico per la nostra azienda e che sul piano penale si sappia finalmente qualcosa». Concorde il consigliere leghista Stefano Casiraghi: «Fa specie che le pronunce degli organi giudiziari non vengano rispettate. Il sindaco spieghi perché ha preso i Pdr di Bergamo 1 e Bergamo 2, che erano antieconomici, e perché ha speso 800mila euro dei cittadini in consulenze, per ottenere questi risultati». L’altra consigliera leghista Elisabetta Viganò ha aggiunto che «abbiamo chiesto la convocazione urgente del consiglio comunale, per parlare della questione».

Aeb-A2A: Insieme per Fare punta il dito contro la maggioranza

Al di fuori dell’assise, Luca Colombo, referente del movimento Insieme per Fare e vicino al Movimento 5 Stelle, ha infine sollecitato «le dimissioni formali di Alberto Rossi, dei consiglieri di maggioranza e del presidente del consiglio comunale Pietro Amati, oltre che del vicesindaco Roberto Marini e del suo amico voltagabbana consigliere Davide Vismara. Il movimento civico Ripartiamo Insieme, unitamente ai suoi uomini che ora si riciclano in altri movimenti politici facendo gli struzzi, di fronte ai gravi errori politici commessi, deve chiedere, per rispetto nei confronti dei cittadini elettori, le dimissioni del sindaco».