La nuova scuola – quella che nasce con (e probabilmente dopo) il coronavirus – parla di outdoor learning, ossia di apprendimento all’aria aperta, e di quella prossimità che fa leva su attività a due passi dall’aula. A profilare la scuola del futuro con le “aule sconfinate” è il settore educazione ambientale e culturale di Demetra onlus, con sede a Besana in Brianza. La cooperativa sociale è oggi impegnata con qualcosa come «duecento classi di scuole presenti soprattutto tra le province di Monza Brianza e Lecco, con adesioni soprattutto dalle scuole elementari e superiori, in parte dalle scuole dell’infanzia» spiega Daniela Re.
«È stato un anno di grandi sconvolgimenti e tutto il mondo scolastico ne ha subito, e subisce tuttora, le pesanti conseguenze – così la cooperativa raccontando lo sviluppo delle aule sconfinate -. Anche noi, che da anni operiamo nel settore didattico, ci siamo interrogati su come sarebbe stato il futuro. È sicuramente difficile dare una risposta, ma ci siamo riorganizzati studiando delle proposte adatte a quella che immaginiamo sia la ’nuova scuola’, con le sue esigenze in tema di sicurezza, ma anche con le fragilità e i bisogni emersi in quest’anno difficile”.
Tra i laboratori proposti ce ne sono diversi dedicati all’orto, tra cui “Erboristi in erba” con focus sulla biodiversità, “Scuola di contadini” che recupera la tradizione agricola brianzola, l’entusiasmante “Seed savers” per sperimentare la diversità e la complessità dei semi. Si passa al mondo animale con “Eco-inquilini”, per la creazione di una vera oasi, ma anche con “Un mondo di farfalle” che accompagna i bambini all’allevamento dei bruchi. Una proposta è di geologia, una di cartografia, una d’arte e natura.
Di alcune proposte, le scuole lombarde possono fruire a costo convenzionato con il Parco della Valle del Lambro.