L’anno scorso 40 aggressioni a operatori del 118: si sperimentano le body-cam

Il dato drammatico, relativo alla Lombardia, è emerso durante la prima «Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori della salute», che si celebra il 12 marzo. Da un questionario il 64% del personale ha detto di essere stato vittima di almeno un atto di violenza durante la sua attività.
Ambulanze in parata
Ambulanze in parata

Vanno a soccorrere le persone, lavorano in situazioni difficili, eppure c’è chili insulta, li minaccia, persino li insegue e gli danneggia i mezzi o addirittura li molesta. Sono stati oltre 40 nel 2021 gli episodi patiti dalle équipe di pronto soccorso registrati in Lombardia da Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza).

Sono numeri drammatici – «che vanno a mortificare il prezioso operato di queste persone», dice l’assessore alla Sanità Letizia Moratti – quelli diramati in occasione della prima «Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori della salute», che si celebra il 12 marzo. Nel biennio 2019 /2020 gli episodi di aggressioni fisiche e verbali erano state 66. Secondo un questionario somministrato nel secondo semestre 2021 ben il 64% del personale tecnico e sanitario che opera sui mezzi di soccorso avanzato ha detto di essere stato vittima di almeno un atto di violenza durante la sua attività lavorativa.

Areu ha messo in campo delle strategie per affrontare il problema trale quali specifiche procedure da mettere in atto in caso di pericolo, incontri di formazione, oltre a a un progetto sperimentale che prevede: «l’utilizzo di 16 bodycam da parte del personale di soccorso» ha detto Moratti.