La “Tumbula” originale per raccontare Macherio: dalla Piaza allo Stremìzi

I fratelli Franco ed Eugenio Verga sono la mente e la matita dell'originale Tumbula da Maché: novanta numeri per raccontare il paese.
Macherio Franco e Eugenio Verga Tumbula de Maché
Macherio Franco e Eugenio Verga Tumbula de Maché

Tramandare storia e dialetto in maniera ludica, divertente. Ecco il senso della “Tumbula da Machè“, originale progetto a quattro mani, frutto della sinergia dei fratelli Franco ed Eugenio Verga, la mente e il braccio di un’iniziativa che rivisita, attraverso i classici 90 numerini, il gioco di società in salsa brianzola.

La “Tumbula” originale per raccontare Macherio: l’idea dei fratelli Eugenio e Franco Verga

Una “Tumbula” tutta macheriese, nello specifico, che permette di scoprire la storia e l’attualità del paese, con molte sorprese per i più giovani e molti ricordi per quelli più in là negli anni. Ad ogni numero, dall’1 al 90, è legato un disegno originale di Eugenio Verga, laureato in architettura e abilissimo con la matita. Una vera passione, la sua, che gli ha consentito di dare concretezza a un’idea nata con il fratello Franco, già sindaco di Macherio, oggi direttore del mensile “Il Paese” i cui abbonati la riceveranno in regalo.

La “Tumbula” originale per raccontare Macherio: parlano gli autori

«In più di 40 anni “Il Paese” ha sfornato diverse iniziative che riguardano Macherio, questa volta mio fratello ed io abbiamo pensato ad una cosa divertente, che riassumesse la storia in 90 numeri – spiega Franco Vergal’idea è essenzialmente di Eugenio, io l’ho sostenuta, ci ho messo le parole in dialetto e lui i disegni».

«Per me è stato divertente – commenta Eugenio Vergac’è una passione fondamentalmente per il disegno e quindi non è stato faticoso. Ogni sera, disegnavo i soggetti per due o tre numeri, mi confrontavo con mio fratello su cosa creare, ci sono aspetti tipicamente macheriesi, calati nella realtà locale, altri invece ritornano in tanti paesi della Brianza».

Esistono migliaia di varianti della tombola. «Abbiamo pensato ad una tutta nostra – spiegano all’unisono – abbiamo voluto dare valore ancora una volta al dialetto, ma in maniera giocosa».

Macherio Franco e Eugenio Verga Tumbula de Maché
Macherio Franco e Eugenio Verga Tumbula de Maché

La “Tumbula” originale per raccontare Macherio: i numeri e i riferimenti locali

È stata mantenuta la rispondenza di alcuni numeri con le voci classiche napoletane: innanzitutto l’1 (via Italia) e il 90 (ul stremìzi, ovvero la paura), alcuni numeri ricordano luoghi o vicende macheriesi come il 4 (quel ch’hin mort per nom, che si riferisce al monumento a Valentino Rivolta, macheriese morto nel lager) o 35 (la piaza, per secoli è stata chiamata così l’intersezione tra le vie Milano, Roma, Visconti e Italia). C’è il passato con il 50 (ul poz di scurengit, il pozzo dal nome più pittoresco si trovava a Bareggia), il presente con il 23 (ul bosch di pruverbi, realizzato dagli Amici del Paese, fronte al cimitero di Macherio) e la tradizione con il 20 (la festa da san Casàn, cioè la festa del paese coi suoi fuochi d’artificio).