La traccia di una libella asportata dai ladri per rendere difficile il riconoscimento del famoso quadro. E’ stata la “traccia” che ha consenti ai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Monza di restituire il dipinto di Antonio Ligabue intitolato “Autoritratto con spaventapasseri” al legittimo proprietario come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Aosta. Il dipinto era stato rubato oltre 30 anni fa in un piccolo Comune in provincia di Reggio Emilia a pochi chilometri da Gualtieri ed era già stato oggetto di attenzione ad inizio anno, quando era stato sequestrato in una mostra.

Carabinieri Tpc di Monza; restituito il quadro di Ligabue con la libellula
La restituzione è avvenuta dopo che è stata conclusa una consulenza tecnica disposta per accertare corrispondenza tra il dipinto di Ligabue esposto e quello oggetto della denuncia di furto. Il quadro, realizzato tra il 1957 ed il 1958 con la tecnica a olio su faesite, è stato sottoposto a perizia, “che ha permesso di evidenziare la presenza di asportazioni della vernice, discontinuità in contrasto con le peculiarità e le caratteristiche dell’artista” dicono i carabinieri, nonché quella che è stata definita “una “impronta” nella parte superiore del dipinto”. L’attenzione degli inquirenti e dei consulenti tecnici si è infatti concentrata su un dettaglio: una libellula presente nel dipinto originale rubato e asportata verosimilmente per renderne più difficile il riconoscimento.