La StraBareggia di Lissone aiuta i bambini della Siria in guerra ad andare a scuola

Gli organizzatori della manifestazione podistica “Strabareggia” di Lissone (che si è tenuta a settembre scorso con 1.800 partecipanti) hanno devoluto parte del ricavato della corsa al progetto #WeAreSchool per sostenere una scuola in un campo profughi della Siria martoriata dalla guerra.
Lssone, la Strabareggia corsa a settembre ha permesso di aiutare una scuola in Siria
Lssone, la Strabareggia corsa a settembre ha permesso di aiutare una scuola in Siria Redazione online

Gli organizzatori della manifestazione podistica “Strabareggia” (che si è tenuta il 9 settembre scorso con 1.800 partecipanti) hanno deciso di destinare parte del ricavato della corsa, la cui totalità viene destinata in beneficenza a scopi umanitari, al progetto #WeAreSchool, mantenendo per il secondo anno consecutivo una collaborazione con la Onlus WeAre di Bologna.

In sostanza, ognuna delle 1.800 persone che ha preso parte alla manifestazione podistica in questo modo sostiene un progetto umanitario speciale: 40 bambini siriani rifugiati in un campo profughi di un territorio martoriato da una estenuante guerra, una classe, potranno frequentare una scuola.
Il progetto #WeAreSchool della Onlus WeAre prevede l’apertura, tramite l’ausilio di una tenda solida, di una struttura scolastica nel campo profughi di Yazibagh, in Siria, e il supporto economico necessario a coprire i costi di un anno scolastico per 10 classi composte da circa 40 alunni tra i 6 ed i 12 anni ciascuna.

Sara Motta, dallo staff organizzativo di StraBareggia, ha commentato così: «Noi di Strabareggia, con il contributo al progetto tenda scuola #WeAreSchool, desideriamo avvicinarci concretamente ai bambini siriani che purtroppo sono costretti a vivere questo presente. Il nostro contributo forse è solo un granello di sabbia, ma ricorda che ognuno di noi può e deve fare qualcosa per migliorare anche un pezzettino del futuro di chi soffre».

«We Are abbraccia e ringrazia gli organizzatori della StraBareggia per la sensibilità dimostrata. Non dimentichiamo, però, ogni singolo partecipante delle 1800 persone che hanno partecipato alla gara podistica – ha detto Mirta Neretti, vicepresidente di WeAreOnlus – Si tratta, infatti, di 1800 persone che hanno corso verso la realizzazione di un sogno, permettendo ad altri 40 bambini siriani rifugiati in un campo profughi di un territorio martoriato da una estenuante guerra, di frequentare una scuola.Un immenso grazie!».