In Comune gira una circolare regionale che metterebbe in dubbio la proposta di documento di piano appena approvata dalla giunta comunale. Regione Lombardia, infatti, ha inviato una circolare che prevede una “proroga della validità dei documenti comunali di piano, la cui scadenza intercorra prima dell’adeguamento della pianificazione provinciale e metropolitana”.
La circolare, in sostanza, imporrebbe una proroga alla pianificazione urbanistica degli enti locali in attesa che Regione Lombardia e gli enti locali sottostanti (Provincia e Comuni) si adeguino alla legge regionale n.31 che prevede diversi interventi per il contenimento del consumo di suolo. La Regione e gli enti locali hanno dodici mesi dall’entrata in vigore della legge (2 dicembre 2014) per adeguarsi alla nuova disciplina.
In attesa di questa scadenza i comuni dovrebbero “congelare” i loro documenti urbanistici. Questo potrebbe rappresentare un problema non indifferente per l’iter di approvazione del documento di piano della giunta Scanagatti che si troverebbero a dover mantenere il piano urbanistico del 2012. Proprio quello che l’amministrazione ha voluto bloccare.
I consulenti urbanistici dei diversi gruppi politici e gli uffici comunali sono già al lavoro per interpretare questa norma che, per molti, ha diversi aspetti controversi.
Il primo a contestare la circolare regionale è proprio l’assessore all’Urbanistica, Claudio Colombo: «La circolare non è vincolante per il comune – è la risposta dell’assessore monzese – inoltre afferma delle cose sorprendenti perché tutti sanno che le leggi non sono retroattive». Pur ammettendo di doversi confrontare con questa norma l’assessore è molto scettico: «Mi sembra un documento molto strano e pare un errore di Regione Lombardia».
Il comune si sta adoperando per prevedere degli strumenti amministrativi che possano permettere di continuare a lavorare sulla proposta di documento di piano appena presentata dalla giunta: «Faremo una delibera di indirizzo in cui ci opporremo all’imposizione di far rivivere un piano scaduto. Se poi Regione Lombardia deciderà di impugnare la nostra posizione, andremo al Tar» conclude Colombo.
Questa situazione fa soffiare il vento nelle vele dell’opposizione che dopo avere già sollevato riserve sui modi di presentazione del documento di piano, torna ad attaccare: «È una circolare di un ente superiore che va rispettata – commenta Domenico Riga, capogruppo di Forza Italia – può non piacere, ma non è un documento che può essere interpretato da chi ha solo idee». Anche Simone Villa (Lega nord) interviene: «Abbiamo perso 3 anni per l’approvazione di questo documento che ora non è ancora valido, vuol dire che l’amministrazione, come in altre cose, ha perso tempo senza combinare nulla».