La proposta di Lazzate e delle Groane: «Riaprire le case chiuse»

Riaprire le case chiuse: la singolare proposta arriva dal sindaco di Lazzate Andrea Monti e dai colleghi delle Groane.
Diretta Andrea Monti
Diretta Andrea Monti

Riaprire le case chiuse: la singolare proposta arriva dal sindaco di Lazzate Andrea Monti insieme al collega di Cogliate Andrea Basilico ed all’ex primo cittadino, oggi vicesindaco, di Ceriano Laghetto Dante Cattaneo. A dire il vero, più che una proposta è un tentativo di imbastire una discussione sulla Legge Merlin.

La proposta di Lazzate e delle Groane: discussa nel talk del lunedì sera

«Ogni lunedì sera, in diretta su Facebook e YouTube, nel nostro dopolavoro politico intitolato 3con affrontiamo temi anche importanti con leggerezza», spiega Monti, facendo riferimento al talk che i leghisti delle Groane organizzano ormai da svariati mesi. Un appuntamento politico, di costume, di società, con ospiti ed anche qualche idea da studiare e approfondire.
Lunedì è toccato alla possibilità di riaprire i lupanari. «Il fenomeno della prostituzione in Italia è sentito da molti cittadini che da anni chiedono di superare l’attuale legislazione, che ben lungi dall’arginarne la pratica, che anzi è alimentata nelle sue forme irregolari, senza controlli sanitari e senza il pagamento di nessuna tassa».

La proposta di Lazzate e delle Groane: «Guardare all’estero e al modello svizzero»

Monti, Basilico e Cattaneo lanciano dunque l’idea di guardare all’estero, come capita per altre leggi e per altre normative. «Il modello svizzero, vicino a noi, come quello tedesco, austriaco e di altri paesi europei, sarebbe una soluzione che potrebbe evitare di invadere le nostre strade e gli appartamenti di molte città italiane e lombarde. La lega ha già provato in passato a raccogliere le firme per un referendum, noi crediamo si debba insistere su questa strada. Lo diciamo come sindaci, consapevoli che questa sia una soluzione di civiltà e sicurezza. E devo dire che riscontri sono stati tutti favorevoli».

La proposta di Lazzate e delle Groane: «Per monitorare un fenomeno che al momento aggira qualsiasi controllo»

La tematica non poteva che attirare l’attenzione e infatti lo stesso primo cittadino di Lazzate è stato chiamato da alcune radio nazionali per commentare la proposta e alimentare la discussione.
«La nostra idea è chiara e non è affatto una provocazione. Può essere un modo per monitorare un fenomeno che al momento aggira qualsiasi controllo. Quindi senza garanzie igieniche e soprattutto senza alcun genere di tassazione né normativa fiscale. A differenza di quando si possa immaginare non abbiamo ricevuto una ferrea ostruzione, anzi devo dire che l’argomento anche in Italia può essere affrontato in maniera costruttiva. Nel nostro paese al momento la prostituzione non è reato, solo lo sfruttamento lo è».
Ancora una volta i comuni delle Groane diventano capofila di una grande battaglia, come accadde ad esempio ormai trent’anni fa per gli allora “concorsi padani” di Cesarino Monti, senatore, primo cittadino e padre dell’attuale sindaco.