Incontrarsi nel luogo simbolo della città che ospita l’edificio a cui è ispirata un’opera di design di livello internazionale. L’assessore al Marketing territoriale del Comune di Lissone, Alessandro Merlino, ha incontrato nei giorni scorsi in piazza Libertà l’architetto e designer italo-americano Antonio Larosa, da alcuni mesi domiciliato proprio a Lissone. Già creatore della GT Bench (Giuseppe Terragni Bench), una panchina per esterni dalla linea semplice e moderna, prodotta con materiale resistente e totalmente riciclabile, ormai da anni è impegnato per favorire l’avvio di nuovi rapporti commerciali fra aziende della Brianza (e di Lissone) con gli Stati Uniti d’America, dove vive e soggiorna per gran parte dell’anno.
«Antonio Larosa è un autentico ambasciatore del saper fare di Lissone – dichiara Alessandro Merlino – per questo motivo ho voluto incontrarlo e condividere una riflessione sul futuro della “capitale del mobile italiana”, dove ancor oggi nel campo manifatturiero il 18% degli addetti impiegati gravitano attorno al legno e all’arredo. Il suo entusiasmo e la sua determinazione, oltre all’aver denominato una delle sue creature col nome di chi disegnò il nostro più importante edificio architettonico, è uno stimolo per proseguire nella promozione del nostro territorio. Non solo: nella sua carriera, avendo diretto un dipartimento di design presso un’importante università in Georgia, ha portato in Brianza decine di studenti per mostrar loro dove il legno prende forma e si trasforma nel prodotto commercializzato. Come amministrazione comunale lavoreremo affinché Lissone sia sempre più crocevia di figure desiderose di sviluppare questa nostra peculiarità».
Calabrese d’origine, Antonio Larosa ha studiato architettura al Politecnico di Milano per poi avviare importanti collaborazioni con aziende di design italiano. I suoi maestri, Achille Castiglioni e Marco Zanuso, gli hanno trasmesso in eredità un messaggio chiaro: disegnare oggetti pratici, utili, esteticamente gradevoli, ma anche solidi e resistenti. Il legno è diventato ben presto, assieme all’alluminio e ai metalli, il materiale prediletto per le sue creazioni. Innamorato dell’Italia, ha avviato presto una carriera che lo ha portato a promuovere il design italiano all’estero, creando ponti di collegamento fra i mercati americani e gli artigiani della Brianza.
«Volevo fare qualcosa per le piccole e medie imprese brianzole impegnate nel settore del legno, dell’arredo e del mobile dopo aver lavorato per l’agenzia Ice, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – racconta Antonio Larosa – così ho iniziato a progettare arredi unendo il desiderio di un prodotto di qualità manifestato dai cittadini e dalle aziende americane, con le straordinarie abilità produttive della Brianza. Questo matching ha permesso di aprire nuovi mercati e di conquistare nuovi clienti a cui non basta più il marchio del made in Italy: vogliono qualità, precisione e resistenza, tutto ciò che sa offrire il made in Brianza». Visto il grande successo ottenuto, 15 anni fa il giornale economico The Business Journal gli dedicò un’intera pagina intitolata “Il designer italiano con l’occhio attento a ciò che gli Americani desiderano”.
Oltre a prodotti per l’arredo interno, è poi spuntata l’esigenza di oggetti per arredo esterno: da qui la GT Bench, la panchina che si ispira a Palazzo Terragni di Lissone e prodotta da lissonesi. «Stavo mangiando un gelato in piazza Libertà a Lissone, ho guardato Palazzo Terragni e ci ho visto… una panchina! – racconta Antonio – quel Palazzo è unico, straordinario, è una delle ragioni che mi hanno convinto a prendere casa a Lissone per i miei soggiorni italiani. Così ho disegnato una panchina che è pratica, moderna, robusta. Un’idea che già oggi è presente in decine e decine di spazi aperti americani. Forse i lissonesi non lo sanno, ma il made in Lissone è quotidianamente sotto gli occhi di chi vive dall’altra parte dell’Oceano».
Oggi la GT Bench è presente in numerosi punti degli States: con seduta in pietra in North Carolina, in pietra e legno in Florida. Oltre alla sua esperienza di architetto, designer e imprenditore, Antonio Larosa ha diretto un dipartimento di design presso una prestigiosa università in Georgia organizzando visite degli studenti americani in Brianza e a Lissone.
«L’ho fatto per un motivo molto semplice: quando ho iniziato a studiare design, ormai più di 30 anni fa, Lissone era la capitale mondiale del mobile e oggi… lo è ancora! Questa è una delle poche certezze della mia vita: qui c’è tutto ciò che rende questo comparto esclusivo, penso alle competenze degli artigiani, alla storicità delle botteghe, a una biblioteca del Mobile unica nel suo genere, ad un esempio eccellente del razionalismo italiano come Palazzo Terragni. Chi oggi è parte di questo mondo, deve esserne orgoglioso e sentirsi parte di una storia straordinaria, che pur cambiata rispetto al passato prosegue ancora ininterrotta. I lissonesi devono ritrovare l’orgoglio di essere i cittadini della capitale mondiale del mobile».