La Lega: «Gli immigrati si lamentano di quel che mangiano? È uno schiaffo ai monzesi in difficoltà»

Monza, la palazzina che ospita i rifugiati africani in via De Chirico
Monza, la palazzina che ospita i rifugiati africani in via De Chirico Fabrizio Radaelli

«Queste persone sarebbero quelle che scappano dalla fame? Possiamo ancora davvero credere che qualcuno che si lamenta del cibo che gli viene generosamente offerto possa essere qualcuno che fugge dalla guerra e dalla fame?

Così Federico Arena, il segretario della Lega Nord di Monza, dopo la denuncia nei giorni scorsi della scarsa qualità del cibo da parte di una quarantina di immigrati ospitati in una palazzina di via De Chirico a Monza. (LEGGI)

«Lo Stato- continua Arena- spende per loro quasi quaranta euro al giorno per assicurargli vitto, alloggio, più numerosi altri comfort che vanno dai servizi di lavanderia, alla rete wi-fi, alle ricariche telefoniche e persino la “mancia” giornaliera per le piccole spese personali. E questi presunti profughi hanno da lamentarsi della scarsa qualità del cibo? Se la nostra accoglienza non è di loro gradimento possono tornare a casa loro, nessuno li trattiene, quei soldi sarei molto più felice di spenderli per poter aiutare i monzesi in difficoltà».

«Solo per la palazzina di via De Chirico il progetto di accoglienza dei migranti- conclude il segretario cittadino del Carroccio- costa ai contribuenti circa 525 mila euro all’anno, per tutta la Provincia di Monza si parla invece di milioni di euro. I dati dicono chiaramente che a pochi di loro viene poi realmente riconosciuto lo status di profugo».