La Festa itinerante con “Capirsi Down” A Brugherio una domenica insieme

Per il 2016 l’appuntamento è a Brugherio domenica 10 aprile, dalle 15, all’oratorio San Giuseppe di via Italia. Prosegue intanto il progetto Wow, voluto per valorizzare nel mondo del lavoro le capacità e la ricchezza delle persone con Sindrome.
L’associazione è impegnata anche per dare ai ragazzi una opportunità lavorativa
L’associazione è impegnata anche per dare ai ragazzi una opportunità lavorativa

Una giornata per lanciare un chiaro messaggio: essere differenti è una normale ricchezza. La Festa dei Girasoli è l’appuntamento annuale dove le famiglie iscritte alla associazione brianzola Capirsi Down, gli amici e chiunque condivida i progetti della realtà che si occupa delle persone con Sindrome, si incontrano per condividere in un clima festoso e fatiche e gioie quotidiane.

Uno dei principali scopi dell’associazione è far conoscere le persone con SdD: ecco perché la festa è itinerante, dopo diversi anni alla Casa del volontariato di Monza e Brianza. Per il 2016 l’appuntamento è a Brugherio domenica 10 aprile, dalle 15, all’oratorio San Giuseppe di via Italia. Qui è in programma, alle 15.30, una proiezione del video “Tu come mi vedi” a cura di Coordown, con Carolina Raspanti, giovane donna con sindrome che presenta il suo libro “Incontrarsi e conoscersi”. A seguire merenda per tutti e, alle 17, lo spettacolo teatrale “Dora nel giardino del re” a cura di Mamme fra le nuvole.

La volontà dell’associazione, nata nel 1997 da un gruppo di genitori di ragazzi con Sindrome, è di aiutare il processo di crescita della persona con sindrome di Down, lavorando per riuscire a migliorarne l’autonomia e soprattutto l’integrazione sociale, garantendo così una migliore qualità di vita.

In quest’ottica e nato proprio da un’idea dell’associazione “Wow! Wonderful Work”, un nuovo portale per l’integrazione sociale e lavorativa delle persone con un cromosoma in più. Un’idea nata con la collaborazione di Agdp (Associazione Genitori e Persone con sindrome di Down) e l’associazione milanese Vivi Down. In pratica, attraverso strumenti digitali e non, un network connette fra loro persone e aziende per dare così una opportunità lavorativa a chi ha la sindrome di Down e troppo spesso, secondo schemi rigidi e superati, può al massimo permettersi di essere impiegato in lavori manuali, semplici e ripetitivi. Barbara Sala e Chiara Laghi sono le due monzesi, alla soglia dei 40 anni, ideatrici del progetto. Ad accomunarle non è solo l’età e la città in cui vivono. Entrambe hanno tre figli ed il terzo é nato con un cromosoma in più. E il progetto sociale “che crea valore per le persone e le aziende” prosegue con entusiasmo, con appuntamenti dove squadre di selezionatori incontrano i giovani con Sindrome per colloqui personali in vista della valorizzazione di interessi e capacità.