La diocesi di Milano cerca acquirenti per la storica Villa Sacro Cuore di Triuggio

La problematica principale che ha originato una riflessione sul futuro dell'edificio riguarda l'onerosità della gestione, cui si aggiunge la necessità di un ammodernamento
MONZA TRIUGGIO VILLA SACRO CUORE
La storica Villa Sacro Cuore, uno dei simboli di Triuggio Radaelli Fabrizio

Si cercano acquirenti per Villa Sacro Cuore a Triuggio. L’edificio, che risale al 1500, è proprietà dell’Arcidiocesi di Milano dal 1984 che ne fece sede di esercizi spirituali. Dal 2018 rettore della Casa è don Marco Galli, successore di don Luigi Bandera.  «Ancora nulla di definitivo è stato deciso -ha precisato don Marco-. Sicuramente la gestione di un edificio così grande è diventata sempre più difficile e onerosa». Villa Sacro Cuore in seguito alla ristrutturazione novecentesca venne progettata per accogliere numerose persone contemporaneamente: oggi conta ben 150 camere con servizi più tutti gli spazi comuni e quasi 8 ettari di parco. Una realtà imponente.  «Servirebbe un ammodernamento ma si parla di cifre incredibili -ha aggiunto don Marco-. Inoltre, a pochi chilometri da Triuggio, a Seveso, è aperta la sede del seminario che può offrire gli stessi servizi in una struttura già sistemata in tempi recenti». La villa il 24 marzo 1546 venne ceduta da Giacomo Antonio Morigia all’ordine dei Padri Barnabiti da lui fondato con Sant’Antonio Maria Zaccaria. Nella casa, in località Zuccone, furono ospiti San Carlo Borromeo, Giuseppe Parini e, in tempi recenti, il cardinale renatese Dionigi Tettamanzi che vi trascorse i suoi ultimi anni. 

Villa Sacro Cuore: la riflessione sul futuro è in corso

«È in corso una riflessione seria sul futuro della Villa -ha spiegato il rettore don Marco Galli-. Il Covid ci ha costretti a una lunga chiusura. Stiamo pian piano ripartendo ma anche i gruppi di anziani che solitamente ospitavamo adesso fanno più fatica a muoversi». Don Marco è rimasto l’unico prete ad occuparsi della residenza. Accanto a lui un gruppo di volontari affezionatissimi alla loro Villa che prese il nome attuale il 4 giugno 1922, quando sulla torretta fu posta la statua del Sacro Cuore. «Purtroppo, oggi anche il volontariato ha un costo -ha concluso don Marco-. Basti pensare all’assicurazione. Abbiamo fatto di tutto per rendere sostenibile l’attività di Villa Sacro Cuore, ma siamo in grande difficoltà».

Villa Sacro Cuore: il timore per un possibile degrado

Il timore di quanti in paese sono legati a Villa Sacro Cuore è che una chiusura possa poi portare a un lento degrado dell’edificio come già avviene, a pochi chilometri di distanza, a Villa Don Bosco. «Nell’ultimo periodo diverse associazioni si sono attivate per tenere viva Villa Sacro Cuore -ha sottolineato Rosanna Zolesi, presidente della Pro Loco Triuggio-. Si sono organizzati tour guidati, concerti, incontri di approfondimento». Gli ultimi eventi erano serviti per raccogliere fondi da destinare alla sistemazione del Giardino Biblico. «Villa Sacro Cuore è stata da subito una casa di spiritualità -ha aggiunto la presidente della Pro Loco-. Una realtà conosciuta in tutta Italia, straordinaria dal punto di vista storico, artistico e anche ambientale. La notizia della sua possibile chiusura è un dispiacere profondo».