La Corte Costituzionale ha pubblicato la sentenza, con la quale ha respinto il ricorso in merito al giudizio di legittimità costituzionale di un articolo della prima legge di revisione ordinamentale 2022, con tema il controllo della sicurezza nelle stazioni ferroviarie lombarde, che nella scorsa consigliatura regionale era stato affrontato per iniziativa di Alessandro Corbetta, oggi capogruppo della Lega nel consiglio regionale.
Corte Costituzionale: la soddisfazione di Alessandro Corbetta
«È una sentenza che fa giurisprudenza -commenta proprio Corbetta– e conferma la fondatezza della legge approvata dal consiglio regionale, che prevede la possibilità, da parte di Regione Lombardia, di promuovere intese con gli enti locali ed i gestori del servizio di trasporto pubblico, per attivare i servizi di controllo finalizzati a gestire la sicurezza urbana». Ed ancora: «La polizia locale potrà quindi esercitare le proprie funzioni anche nelle aree adiacenti alle stazioni ferroviarie, sancendo il principio, storico, che la polizia locale possa superare i confini territoriali di riferimento del singolo corpo di polizia. Un’intesa per la promozione della sicurezza integrata nelle stazioni ferroviarie e nelle zone limitrofe era già stata sottoscritta, lo scorso anno, tra Regione Lombardia e prefettura nelle Province di Lecco e Varese. La finalità dell’emendamento presentato era quello di dare copertura giuridica a questi accordi».
Corte costituzionale: l’obiettivo è la maggiore fruibilità delle stazioni
Lo sguardo viene infine rivolto al futuro: «Avanti ora con l’estensione del modello in tutta la Regione: le polizie locali dei Comuni limitrofi a quelli direttamente interessati potranno concorrere nel rafforzamento della sicurezza urbana nelle aree di maggiore criticità, come le stazioni ferroviarie. Come Lega, continuiamo il lavoro per rendere le stazioni un luogo sicuro e garantire maggiore fruibilità ai cittadini, in tutte le ore del giorno, nonostante le ridotte competenze della Regione in materia di sicurezza».