La Capanna Monza devastata dai vandali: gara di solidarietà

Il rifugio Bogani sulla Grigna devastato dai vandali, partono la raccolta e i progetti per sistemare la struttura di proprietà del Cai Monza.
Il rifugio Bogani sulla Grigna
Il rifugio Bogani sulla Grigna

Nemmeno i sentieri di montagna tengono alla larga i vandali. Ne è la prova la recente incursione da parte di una banda di barbari al Rifugio Bogani, l’ex Capanna Monza, un luogo caro agli appassionati “muntagnatt” monzesi. La struttura fu inaugurata l’8 luglio 1906, a quasi 1900 metri sul versante Nord del Grignone, con il nome di Capanna Monza e dopo la distruzione durante la seconda guerra mondiale- perché rifugio di partigiani- venne ricostruita e dedicata ad Arnaldo Bogani, già presidente del Cai Monza. Nel luglio 2018 il Cai cittadino ha venduto alla famiglia degli attuari gestori, Mariangela ed Enrico Benedetti, la proprietà superficiaria fino al 2025.

Capanna Monza: il legame con Cai e città

Il legame tra il Bogani e la sezione monzese del Cai è rimasto molto forte tant’è vero che il presidente Mario Cossa ha subito dato la sua disponibilità e quella di tutti i suoi soci ad aiutare i gestori. «Siamo rimasti sconcertati e amareggiati -afferma Cossa- Noi siamo pronti a dare una mano per qualsiasi cosa. È stato un episodio davvero brutto, inqualificabile».

Il Bogani resta aperto nella stagione estiva (20 giugno-20 settembre), tutti i giorni, ma nel rimanente periodo accoglie i visitatori ogni mercoledì e nei fine settimana fino a fine ottobre e, nei mesi invernali, quando le condizioni meteo lo permettono. «Il fattaccio è accaduto di lunedì – prosegue Cossa – quando i gestori erano già scesi a valle. Quando abbiamo visto le immagini non credevamo ai nostri occhi. Era tutto sottosopra, gli ambienti devastati, cibo e oggetti gettati per terra. Sono state persino staccate le spine dei frigoriferi per fare deperire gli alimenti». Oltre al danno c’è stata anche la beffa. I barbari, infatti, prima di andarsene hanno preparato una grigliata di carne e hanno bevuto abbondantemente a spese, ovviamente, del rifugio…

I danni alla Capanna Monza: parla il Cai

«I danni alla Capanna Monza sono notevoli –aggiunge Cossa, presidente Cai – ripristinare un rifugio di montagna è difficile e impegnativo dato che per trasportare alcuni materiali è necessario ricorrere all’elicottero» e insomma, non si tratta esattamente né di un normale trasloco né di una abituale consegna a domicilio. Ai gestori, che hanno comunque riaperto le porte del Bogani, sono giunti numerosi messaggi di solidarietà e aiuti concreti.

Capanna Monza: la raccolta fondi

Oltre alla raccolta fondi aperta dagli stessi Benedetti sulla piattaforma Gofundme (che ha superato quota 2300 euro), la stazione di Valsassina e Valvarrone del Soccorso Alpino ha voluto dare il proprio contributo. In accordo con l’associazione polisportiva Esino Lario Asd, i volontari alpini hanno deciso di devolvere al Bogani la somma ricevuta per l’assistenza prestata durante una gara di corsa in montagna, la Esino Skimarathon Extreme, che è transitata dal rifugio.

Il rifugio Bogani sulla Grigna
Il rifugio Bogani sulla Grigna

«I rifugi svolgono un ruolo molto importante a presidio della montagna e sono un riferimento per i soccorritori durante le operazioni- hanno affermato i soccorritori valsassinesi- I gestori del rifugio Bogani sono sempre stati attenti alle esigenze del Soccorso alpino e questo è il nostro modo per ribadire la gratitudine nei loro confronti».