Jepa on the road: «Il mio giro d’Italia da Seregno in ricordo di dj Kassel»

Un giro d’Italia in bicicletta da Seregno alla Puglia e ritorno in ricordo dell’amico scomparso dj Kassel: ecco l’avventura di Jepa, Jessica Palermo.
Jessica Palermo a Piacenza
Jessica Palermo a Piacenza

È partita quasi in sordina, salutata da un gruppo di amici, per un’avventura che tanti vorrebbero vivere e che lei ha avuto il coraggio di affrontare. Lei è Jessica Palermo, trentenne seregnese impegnata professionalmente nel campo della ristorazione, che ha deciso di sfidarsi, percorrendo l’Italia in sella alla sua bicicletta. «In realtà – spiega l’interessata, chiamata comunemente anche Jepa -, la bicicletta è quella di un mio amico, che tutti conoscevano come Dj Kassel e che purtroppo è mancato sette mesi fa. L’ho ritrovata nel suo box e lì è nata in me la volontà di mettermi alla prova, io che fin qui mi sono dedicata a percorsi a piedi, ma mai con un mezzo a due ruote. A questo si è aggiunto il desiderio di muovermi, dopo il lungo periodo in cui l’emergenza sanitaria ci ha costretti chiusi in casa».

Palermo entra quindi nel dettaglio della sua programmazione: «La tabella di marcia che ho ipotizzato prevede il completamento di questa esperienza nel giro di un mese o quaranta giorni circa. Raggiungerò Bari scendendo lungo la costa adriatica e poi da lì risalirò, fiancheggiando la costa tirrenica. Con me ho una tenda, che mi servirà per trascorrere la notte, se non troverò altre sistemazioni adeguate».

L’abbrivio della faticaccia è stato entusiasmante: «Ho scelto di indirizzarmi verso la costa adriatica non direttamente, ma procedendo a fianco del corso del Po. Perciò, sono stata a Pavia e poi a Cremona. L’itinerario, in questo modo, è un po’ più lungo, ma in me c’è anche un input che mi spinge a visitare i luoghi più belli che incrocerò strada facendo e non solo a pedalare».

Il turismo non è tuttavia l’unico aspetto sul quale Jessica vuole concentrarsi: «Prima di partire mi sono pesata e la mia intenzione è di rientrare più o meno con lo stesso peso forma. Cercherò di approfondire anche l’ambito culinario e di mangiare parecchio, come a Dj Kassel piaceva fare. Mi sembra simpatico poterlo ricordare così. Da questo punto di vista, ritengo di aver cominciato con il piede giusto: a Pavia, ad esempio, ho gustato il miccone pavese, il pane tipico locale. Magari questa tipologia di dieta non è la più consigliata per chi si propone uno sforzo fisico continuativo come il mio, ma pedalando l’opportunità di consumare non mi dovrebbe mancare…». Jepa sta accompagnando la sua performance con l’aggiornamento di una pagina di Instagram specifica, consultabile all’indirizzo jepa.ontheroad, che ha già quasi 400 follower.