Ipotesi Boscherona per il nuovo skatepark di Monza

Potrebbe essere la Boscherona l’area individuata dall’amministrazione per la realizzazione del nuovo skate park. L’ipotesi è stata presentata alla consulta e ora il progetto verrà inviato ufficialmente all’amministrazione.
Monza Parchi gioco Boscherona
Monza Parchi gioco Boscherona Fabrizio Radaelli

Potrebbe essere la Boscherona l’area individuata dall’amministrazione per la realizzazione del nuovo skate park. Continua il dialogo aperto tra i giovani e la giunta per trovare una nuova location per la costruzione dello skatepark, dopo lo smantellamento dell’area di viale Elvezia e dopo l’appello social e la petizione online lanciati dai ragazzi di Sk8Mnz.

Alessandro Dominguez, portavoce del gruppo di oltre quaranta ragazzi è stato ospite giovedì sera della consulta di San Biagio – Cazzaniga per illustrare il progetto della nuova area.

«È stato lo stesso assessore allo Sport, Andrea Arbizzoni, a individuare l’area della Boscherona e a noi è parsa una buona soluzione – ha spiegato Dominguez – Abbiamo anche ipotizzato una spesa di circa 150.000 euro per la realizzazione dello skate park».

L’idea è piaciuta ai membri della consulta e ai rappresentanti dei residenti della Boscherona. «Quello è un parco che ha una forte vocazione sportiva – ha precisato il coordinatore Luca Spinelli – e il progetto dello skate park potrebbe fare da volano per la riqualificazione dell’intera area che si realizzerà nei prossimi mesi».

Ora il progetto, recepito dalla consulta di via Bellini, verrà inviato ufficialmente all’amministrazione.
«Intorno al parco della Boscherona sono presenti altri aree degradate che potrebbero essere riqualificate proprio grazie alla realizzazione dello skate park», hanno aggiunto dalla consulta.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.