“Insieme per la pace”: Seregno a sostegno della comunità ucraina

Il perno della programma sarà una possibilità di riflessione su quanto sta accadendo nel territorio di guerra. In città vivono 457 ucraini
Oksana Kolotynska, terza da sinistra, alla manifestazione dello scorso anno

Insieme per la pace”. È la denominazione della manifestazione per la pace, che domenica 26 febbraio, a partire dalle 11, avrà come suo teatro principale la piazza Concordia a Seregno. L’iniziativa è dell’amministrazione comunale e della comunità pastorale San Giovanni Paolo II, ad un anno di distanza dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, un dramma che ha avuto ed ancora sta avendo ripercussioni su scala mondiale. Il programma prevede una processione con i ceri per le vie del centro storico, per commemorare le vittime del conflitto, nonché un momento di preghiera e di riflessione.

Ucraina: le parole della referente Kolotynska

«Fa male al cuore -spiega Oksana Kolotynska, riferimento per la comunità ucraina localesentire ogni giorno le informazioni che arrivano dall’Ucraina. Ma la nostra forza non è sparita ed il nostro pensiero rimane quello della libertà. Libertà per il nostro popolo non significa tuttavia resa. Il nostro territorio deve essere quello che è sempre stato dal 1991 ad oggi ed i russi se ne devono andare: occorre che capiscano che ci sono regole da rispettare e che non si può invadere in questo modo uno stato sovrano». L’analisi, quindi, prosegue: «Qui ci siamo impegnati per accogliere i profughi e per trovare casa e lavoro a coloro che hanno voluto rimanere, ma una grande porzione dei cuori di tutti noi ucraini è nella nostra nazione d’origine. Pensiamo ai nostri militari, che sono eroi che combattono quotidianamente per la libertà e che quotidianamente muoiono, ma pensiamo anche ai civili ed in particolare ai bambini, che muoiono o spariscono. Tantissimi bambini sono spariti dall’inizio del conflitto e non sappiamo che fine abbiano fatto». La chiosa è, inevitabilmente, all’insegna dell’amarezza: «Non ci sono guerre giuste, ma questa più delle altre è una guerra ingiusta, perché più cattiva del solito. Le nostre città sono distrutte, ma non è vero che i russi siano vicini alla vittoria, come afferma la loro propaganda. È bene che comprendano che è arrivato il momento di lasciare la nostra terra».

Ucraina: il programma della mattinata

La manifestazione di domenica 26 febbraio, che segue quella che, sul finire di febbraio dello scorso anno, registrò sempre in piazza Concordia la presenza di cinquecento persone, che testimoniarono in questo modo la loro solidarietà all’Ucraina, è stata preceduta venerdì 24 febbraio, nelle chiese parrocchiali della comunità pastorale San Giovanni Paolo II, dalla celebrazione di sante Messe, per invocare il dono della pace. Al 31 dicembre 2022, in città erano registrati all’anagrafe 457 ucraini, di cui 352 donne e 105 uomini.