Otto giorni con il Pm 10 oltre la prima soglia di allarme del Protocollo aria (fissata in 50 mg al metro cubo) nella provincia di Monza e Brianza e previsioni di giorni senza pioggia, almeno fino alla metà della prossima settimana.
Un’emergenza causata anche dall’assenza di piogge: nella seconda decade di gennaio è caduto il 94% di pioggia in meno rispetto alla media degli ultimi 30 anni, evidenzia Coldiretti.
«È questo uno dei parametri che – afferma un’analisi di Coldiretti Lombardia su dati Ucea – insieme all’assenza di vento ha fatto scattare l’allarme inquinamento a Milano dove da giovedì sono in vigore le misure antismog. Infatti sono caduti soltanto 1,4 millimetri di pioggia contro una media di 24,1. A dicembre 2016 erano caduti 15,6 millimetri contro i 60,2 millimetri di media (-74,1%). Si tratta di una situazione che investe anche il resto della Lombardia dove nella seconda decade di gennaio sono caduti soltanto 2,3 millimetri di pioggia contro una media di 20,6 (-88,9%). A dicembre 2016 erano caduti 12,2 millimetri contro i 60,2 millimetri di media (-78,6%)».
Il 2016 è stato l’anno più caldo di sempre sul pianeta dopo il 2015 e il 2014.
«Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro. Si moltiplicano – precisa la Coldiretti – gli eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo. Siccità e bombe d’acqua con forti piogge a carattere alluvionale, ma anche gelate estreme e picchi di calore anomali si alternano lungo l’anno e lungo tutta la Penisola. Anomalie che si evidenziano anche in questi giorni con l’Italia divisa in due tra nord dove è allarme incendi e siccità ed il centro sud che è seppellito dalla neve».