Sciarpa, cappello di lana, maglione e piumino. Tutti pronti per andare in montagna? No, tutti pronti per fare lezione alla scuola primaria Renzo Pezzani di Villa Raverio, dove mercoledì, alla riapertura del plesso dopo le vacanze invernali, faceva più freddo dentro le aule che in strada. I 375 alunni che frequentano le diciassette classi della scuola di via Matteotti che fa capo al comprensivo statale Giovanni XXIII, si sono arrangiati come hanno potuto. «Erano gelati e con le labbra blu», il lamento di una arrabbiatissima mamma finito pure in rete, nel pomeriggio di mercoledì, perché pubblicato sulla pagina “Sei di Besana Brianza se…” di Facebook, dove i commenti sono fioccati: «Mio figlio – ha scritto un’altra mamma – mi ha detto che sono stati in classe con i giubbetti e che hanno mangiato al freddo».
Sono corsi ai ripari anche gli insegnanti e il personale scolastico. La colpa? Il blocco della caldaia. Le temperature in aule e spazi comuni sono ritornate alla normalità solo nel primo pomeriggio, quando i caloriferi hanno ripreso a funzionare. Informato dei fatti, il sindaco Sergio Cazzaniga ha subito convocato gli operai dell’impresa che gestisce il calore nei plessi scolastici cittadini. Il vertice si è svolto ieri mattina in municipio. Così il primo cittadino: «L’intera scuola è rimasta senza riscaldamento e la situazione più critica si è registrata soprattutto in mensa durante la pausa pranzo, dove più che freddo c’era gelo. «Su punti sensibili come le scuole, certi disagi non devono accadere. «Ho voluto confrontarmi con la ditta proprio per capire come gestire eventuali altre situazioni di criticità del genere. Per fortuna – conclude il sindaco – una volta riavviata, la caldaia non ha dato più problemi».