In cura al San Gerardo di Monza il fotoreporter Micalizzi, ferito in Siria: parlano i medici

Buone notizie sullo stato di salute di Gabriele Micalizzi, il fotoreporter monzese ferito in Siria l’11 febbraio al fronte tra Isis e forze curde. Da due mesi è tenuto in osservazione dai medici del San Gerardo verificando una “risposta positiva” alle terapie con miglioramenti “giorno dopo giorno”.
Monza Gabriele Micalizzi (a destra) all’ospedale San Gerardo con Sala e Alparone e il personale medico
Monza Gabriele Micalizzi (a destra) all’ospedale San Gerardo con Sala e Alparone e il personale medico

Buone notizie sullo stato di salute di Gabriele Micalizzi, il fotoreporter monzese ferito in Siria l’11 febbraio al fronte tra Isis e forze curde. Da due mesi è tenuto in osservazione dai medici del San Gerardo verificando una “risposta positiva” alle terapie con miglioramenti “giorno dopo giorno”. Micalizzi era rimasto ferito a un occhio e alle braccia dalle schegge di una granata. Soccorso era stato trasferito all’ospedale americano di Baghdad e poi il 17 febbraio era rientrato in Italia e trasferito all’ospedale San Raffaele.


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Il fotoreporter sta recuperando la mobilità del braccio sinistro dopo la rimozione di una grossa scheggia metallica. Per quanto riguarda la vista, ha subito danni che riducono la funzionalità dell’occhio destro, che difficilmente migliorerà, mentre nonostante le ferite l’occhio sinistro ha conservato una buona funzionalità che, pur se necessari altri controlli, sarà utile per la sua attività professionale.

“Ringrazio tutti i medici, gli infermieri e tutte le figure professionali in ambito sanitario del San Gerardo che mi hanno preso in cura dopo il mio ferimento dello scorso 11 febbraio nella città di Al-Baghuz in Siria. Vedere la nazione, le autorità e i medici uniti mi rende orgoglioso di essere italiano”, ha commentato il fotoreporter.

Micalizzi, ex studente dell’Isa, lavora per il collettivo Cesuralab di cui è uno dei soci fondatori insieme ad altri studenti della scuola monzese,

A raccontare il suo percorso clinico nel dettaglio sono il dottor Massimo Del Bene, direttore della Chirurgia plastica e della mano, e il dottor Michele Coppola, direttore dell’Oculistica.

“Il 22 febbraio ho operato presso l’ospedale San Raffaele, Gabriele Micalizzi fotografo proveniente dall’ospedale militare americano in Bagdad, Iraq – spiega Del Bene – Ferito in più punti del corpo da schegge di granata, le sue condizioni ci erano state preannunciate tramite la sua cartella clinica dell’ospedale americano, inviata alla mia attenzione dalla Farnesina. L’intervento chirurgico plastico è consistito nella ricostruzione ossea, tendinea e tegumentaria del terzo dito della mano sinistra; la falange ungueale del secondo dito era già stata amputata in Iraq. Presentava inoltre la lesione da compressione del nervo ulnare al gomito sinistro, per la presenza di una voluminosa scheggia metallica che comprimeva e dislocava il nervo ulnare dalla sua sede anatomica. Abbiamo rimosso il corpo estraneo e riposizionato il nervo, alla sua stimolazione intra-operatoria, si riscontrava una risposta positiva per la muscolatura dipendente. Fa presagire un recupero veloce della motilità e della sensibilità della mano sinistra. Sono state rimosse altre schegge dal piede sinistro. Altri corpi estranei verranno rimossi dalla palpebra inferiore, dall’orecchio e dal torace”.

“Per quanto mi riguarda – aggiunge il dottor Coppola – abbiamo monitorato la guarigione del suo apparato visivo. L’occhio destro presenta gli esiti di un marcato edema intra-retinico post contusivo (edema di Berlin) coinvolgente in toto il polo posteriore, con conseguenti segni di atrofia dell’epitelio pigmentato retinico (EPR) e sub atrofia del nervo ottico. Ne residua uno ridotto visus, difficilmente migliorabile. L’occhio sinistro, invece, pur avendo subito un grave trauma lacero-contusivo con ritenzione di schegge metalliche, conserva bene la sua funzione visiva. La lacerazione bulbare ha di fatto impedito che l’onda d’urto del trauma si propagasse al polo posteriore dell’occhio con esiti verosimilmente analoghi a quanto avvenuto all’occhio destro. Micalizzi è stato seguito con i necessari accertamenti anatomo-funzionali, ovvero angio-OCT retinico in entrambi gli occhi, topografia corneale ed analisi strutturale della cornea ad analizzare stato e profondità dei corpi estranei ritenuti. Ulteriori controlli sono auspicabili al fine di preservare una funzione visiva utile al mantenimento della sua attività professionale”.

“Anche io mi associo ai ringraziamenti di Gabriele Micalizzi a tutto il nostro personale – ha aggiunto il direttore generale della ASST di Monza, Mario Alparone – che, con grande professionalità, affrontano ogni giorno vicende impegnative con passione e grande attenzione al profilo umano dei nostri pazienti. Sono rimasto molto colpito dalla positività, dall’entusiasmo e dal coraggio con cui Gabriele è stato capace di superare la difficile situazione che ha dovuto fronteggiare prima e dopo il suo rientro a casa”.

“È stato un piacere poter abbracciare e ringraziare Gabriele Micalizzi, rimasto ferito mentre svolgeva il suo lavoro di fotoreporter in uno dei luoghi più tormentati dalla guerra – ha sottolineato Fabrizio Sala, il vicepresidente di Regione Lombardia – Ringrazio anche tutti gli operatori e lo staff del San Gerardo per essersi presi cura di lui con grande professionalità, confermandosi una grande eccellenza”.