Torna la storia di Monza e Brianza letta attraverso le pagine del Cittadino. Il quarto inserto gratuito per festeggiare i primi 120 anni di attualità del bisettimanale è in edicola giovedì 18 e sabato 20 aprile 2019 in omaggio con il giornale. E racconta il decennio dal 1920 al 1929.
L’INSERTO STORICO È ANCHE DIGITALE
Sono anni rumorosi, i Venti del Novecento. Il rombo dei motori inizia a farsi sentire nel nuovo autodromo nazionale di Monza. Scioperi, proteste e scontri agitano anche la Brianza prima durante il cosiddetto “biennio rosso” con le rivolte socialiste, poi a causa delle squadracce fasciste che imperversano nei primi anni di presa del potere da parte di Benito Mussolini. Ne fanno le spese anche la redazione e la tipografia che pubblica il Cittadino, devastata dalle camicie nere.
Monza si trasforma, sia come società civile, sia urbanisticamente. E inizia a fare i conti con un regime, quello mussoliniano, che anno dopo anno dopo la “marcia su Roma” del 1922, diventa sempre più forte e soffocante. La lotta del giornale, da sempre schierato con i “bianchi” cattolici, si affievolisce. La risoluzione della “questione romana”, ovvero la firma dei Patti Lateranesi, cambia tutto.
I precedenti fascicoli (“Teodolinda, la dama di ferro che inventò Monza”, “Il secolo nuovo, dal regicidio di Umberto I all’alba della modernità”, “La nuova Italia”) sono stati pubblicati rispettivamente nelle edizioni dei 14 e 16 febbraio, del 7 e 9 marzo, del 28 e 30 marzo.