Il sindaco di Lazzate: “Ceriano vuole davvero rimuovere il nome di Cesarino Monti”, la replica: “Con la Lega molte intitolazioni ideologiche”

Non si placa la polemica sulla intitolazione dell'arengario di Ceriano Laghetto al senatore Cesarino Monti, nuovo intervento del figlio Andrea
La targa di Cesarino Monti coperta a Ceriano
La targa di Cesarino Monti coperta a Ceriano

Il sindaco di Lazzate Andrea Monti torna sulla questione dell’intitolazione dell’arengario di Ceriano a suo padre Cesarino, senatore e primo cittadino lazzatese. «In questi giorni emerge la volontà dell’amministrazione cerianese di rimuovere il nome di mio padre dal luogo pubblico, ne hanno parlato anche in consiglio comunale», attacca Monti. «Mentre invito la stessa amministrazione a cessare l’opera di omissione e cancellazione del nome dell’arengario Cesarino Monti nelle comunicazioni ufficiali, come capita sin dal loro insediamento, sono ancora in attesa di un atto di riconoscimento dell’errore da parte dell’amministrazione comunale di Ceriano in merito all’episodio della locandina che aveva coperto il cartello toponomastico. Scuse che non sono mai arrivate, così ho deciso di chiederle formalmente e direttamente al sindaco Massimiliano Occa, non solo a difesa della memoria di mio padre, ma soprattutto per quello che il suo impegno e la sua azione politica e amministrativa hanno rappresentato per la comunità di Lazzate e tutto il nostro territorio, Ceriano Laghetto compresa.».

Andrea Monti
Andrea Monti

La polemica sulla intitolazione a Cesarino, il comune di Ceriano: “Via Sole delle Alpi negata dalla Prefettura”

Nell’ultima seduta se n’è parlato, è vero, nei termini che però intende precisare l’assessore alla Comunicazione del comune di Ceriano, Thomas Nisi: «In consiglio comunale è stato detto che abbiamo notato che negli anni ci sono state 36 nuove intitolazioni, molte delle quali sicuramente connotate ideologicamente: Lega lombarda, Sole delle Alpi, Padania, Gianfranco Miglio e lo stesso Cesarino Monti. Al di là di queste intitolazioni ideologiche ne abbiamo trovate alcune non valide perché mancanti dell’autorizzazione della prefettura o addirittura con diniego. Giustamente interverremo per sanare la regolarità e ufficialità della toponomastica».

Le vie con diniego sono quella intitolata a Sole delle Alpi e piazzale Martiri di Odessa. Per quest’ultimo la precedente amministrazione aveva presentato una seconda richiesta, autorizzata solo a fronte di una necessaria integrazione: nel cartello della toponomastica la definizione esatta deve essere piazzale Martiri di Odessa del 1941. La via Sole delle Alpi non è ancora stata modificata e su piazzale Martiri di Odessa non è stata aggiunta la specifica, ma anzi sotto di essere c’è anche un monumento con esplicito riferimento al caso di Odessa del 2014. Nelle scorse settimane è stata anche celebrata una piccola ricorrenza dei dieci anni di intitolazione con l’ex sindaco Dante Cattaneo ed alcuni rappresentanti dell’associazione sovranista Pro Italia.

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