Il sindaco di Arcore a scuole e società sportive: “Spegnete le luci o pagate le bollette”

Maurizio Bono scrive a società sportive e scuole per intimare di spegnere le luci ad attività finite: altrimenti, dice, pagate.
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Dura bacchettata del sindaco di Arcore Maurizio Bono alle scuole e alle società sportive che usufruiscono delle palestre: la sera le luci vanno spente o i costi verranno addebitati; è grave sprecare soldi ed energia elettrica. In barba alla diplomazia che viene spesso attribuita al neo sindaco, ha toni molto decisi la lettera inviata all’Istituto comprensivo e alle associazioni nella giornata del 9 giugno.

Il sindaco di Arcore: sopralluogo in scuole e palestre

La stessa giornata in cui Bono ha compiuto un sopralluogo tra le scuole cittadine accorgendosi che la mattina prima dell’apertura le lampade erano già accese. Non ha perso tempo, insomma, per impartire un giro di vite su una condotta che ha definito “una grave incuria dei beni pubblici a voi assegnati che espone le casse comunali a notevoli esborsi economici, soprattutto in un periodo in cui i costi delle utenze hanno subito aumenti importanti”.

Il problema riguarda le palestre che giovedì mattina il sindaco ha visitato insieme al funzionario comunale responsabile del settore Gestione del territorio, per alcune valutazioni propedeutiche a interventi di riqualificazione sugli impianti sportivi cittadini.

Luci accese in scuole e palestre “non più tollerate”

In particolare le luci sono state trovate accese nella palestra grande e in quella piccola delle scuole secondarie di via Stoppani e in quella di via Edison nella quale in effetti è stato segnalato più volte l’impianto di illuminazione acceso la sera. La lettera del primo cittadino richiama i destinatari a una maggiore attenzione e a una maggior cura dei beni pubblici affidati loro ma non si accontenta della raccomandazione: “Non saranno più tollerate situazioni del genere dato che i costi si riversano sulla comunità, rendendo più difficile garantire l’erogazione di altri servizi -si legge infatti- qualora in futuro si ripetesse il problema l’Amministrazione comunale richiederà il pagamento della quota oraria per tutte le ore in cui le luci sono state lasciate accese”.

Il sindaco Bono e i soldi per le bollette

Nessun timore di risultare impopolare per Bono che ne fa una questione di principio e di buone abitudini. Di certo c’è una questione ambientale, legata allo spreco di risorse sul quale tra l’altro proprio le agenzie educative sono chiamate a lavorare. Ma non manca pure la questione economica. D’altra parte l’amministrazione comunale è stata costretta a importanti variazioni di bilancio nei mesi scorsi per correre ai ripari dal caro bollette che si è abbattuto sulle casse comunali, soprattutto per via delle scuole e delle palestre. “Credo che risolvere questa questione sia molto semplice -ha chiosato il sindaco- basta che chiunque, dal personale scolastico a quello delle pulizie, alle società sportive, rispettino la norma di spegnere le luci ogni volta che lo trovano accese”. Nessuna risposta dai destinatari della missiva.