Il progetto delle pietre d’inciampo anche a Villasanta e Muggiò

ACesano Maderno, Lissone e Seregno. E poi a Villasanta e a Muggiò. Il percorso della memoria in Brianza si è arricchito con nuove pietre d’inciampo per ricordare chi durante la seconda guerra mondiale è stato deportato.
Villasanta pietre della memoria
Villasanta pietre della memoria Michele Boni

Pietre d’inciampo a Cesano Maderno, Lissone e Seregno in ricordo di Arturo Martinelli, del calciatore Mario Bettega, della famiglia Gani. Un progetto del neonato comitato dedicato (con Aned, Anpi Monza e Brianza, l’associazione promotrice Senza Confini di Seveso) sul percorso delle opere create dall’artista tedesco Gunter Demnig per fissare la memoria di chi ha pagato con la vita la deportazione e i campi di sterminio. Un progetto da 70mila pietre in oltre 2mila località. Nel 2016 a Vimercate era stata posata quella di Fausta Finzi.

Pietre della memoria anche a Villasanta. In questo caso per ricordare chi è stato deportato dai nazifascisti e ha comunque fatto ritorno a casa: Giuseppe Arrigoni, per il quale una pietra sarà posizionata in piazza Oggioni, Gaetano Galimberti in via Confalonieri e Luigi Rossi in via Galilei. Luoghi dove i tre reduci sono nati o hanno vissuto.

«Celebrare il giorno della Memoria è fondamentale soprattutto perché ormai i superstiti che possono raccontare cosa vuol dire la Shoah sono sempre meno e noi dobbiamo raccogliere il testimone e portarlo alle nuove generazioni. Sistemare tre pietre della memoria è l’inizio di un percorso che speriamo di proseguire negli anni commemorando altri villasantesi che hanno preso parte alla seconda guerra mondiale», ha detto il presidente dell’Anpi locale Fulvio Franchini.

E a Muggiò, dedicata a Michele Robecchi. Ed è la prima di 12 pietre d’inciampo che verranno posate a Muggiò entro l’1 maggio. Figura simbolica della resistenza muggiorese, sovversivo arrestato e deportato a Überlingen (Dachau), di cui in molti ancora ricordano la moglie Maria Galletti coraggiosa staffetta partigiana. A Michele Robecchi è dedicata la sezione dell’Anpi di Muggiò. Nato a Scanzorosciate, in provincia di Bergamo, nel settembre del 1904, lavorava alla Breda come elettricista e risiedeva a Muggiò. Dopo l’8 settembre 1943 aderì alla Resistenza portando la sua lotta anche in fabbrica. Venne arrestato a Saronno nell’agosto 1944, detenuto nel carcere di San Vittore a Milano, poi nel campo di Bolzano e a Überlingen (Dachau) dove morì il 30 dicembre.

VIDEO La cerimonia a Cesano Maderno, Lissone e Seregno

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